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Antonello Falqui




è un regista italiano, regista di programmi televisivi, in special modo di varietà.
Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, ma la lascerà senza laurearsi, in quanto attratto dal cinema. Dal 1947 al 1949 frequenta il Corso di Regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1950, collabora alla lavorazione del film Cristo proibito di Curzio Malaparte, in qualità di aiuto-regista. Successivamente, ricopre la stessa funzione in altre pellicole.
Per la televisione le prime regie da lui firmate sono quelle di alcuni documentari. Nel 1952 approda alla televisione, che era in fase ancora sperimentale (è opportuno ricordare che la Rai inaugurerà le trasmissioni soltanto il 3 gennaio 1954), lavorando nella sede di Milano.
Raggiunge la celebrità presso il grande pubblico, che di sera si riuniva nelle poche abitazioni o locali pubblici in cui era presente un apparecchio televisivo, con Il Musichiere, celeberrimo programma condotto da Mario Riva, in onda dal 1958 al 1960. Dirige inoltre quattro edizioni di un altro programma che fece epoca, Canzonissima (1958, 1959, 1968, 1969), altrettante di Studio Uno (1961, 1962-63, 1965 e 1966) e Milleluci (1974).
Negli anni settanta e ottanta collabora, tra gli altri con Paolo Villaggio e Gigi Proietti.
Nel 1986 dirige i programmi Un altro varietà e Cinema che follia e, tra gli altri, chiama a far parte di questi due programmi il gruppo comico Gli specchio.

Ad Antonello Falqui è dedicato il film Il conte Max del 1991

fonte: Wikipedia

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