venerdì

Cosimo Cristina



è stato un giornalista italiano assassinato dalla mafia.

Cristina iniziò la propria carriera di giornalista nel 1955 a venti anni. Successivamente fondò e diresse a Palermo il periodico «Prospettive Siciliane». Dal 1959 collaborò come corrispondente per L'Ora di Palermo, per Il Giorno di Milano, per l'agenzia ANSA, per Il Messaggero di Roma e per Il Gazzettino di Venezia.

Assassinio

Giovane ed ambizioso, con il periodico da lui fondato seguiva con particolare attenzione la cronaca nera, il fenomeno mafioso e le sue ramificazioni nei territori di Termini Imerese e della vicina Caccamo. Tali attività di cronaca gli costarono la condanna a morte da parte di alcune famiglie mafiose.[1] Le circostanze dell'assassinio furono studiate per far apparire tutto come se si fosse trattato di un suicidio. Infatti venne trovato in un primo tempo morto sui binari delle ferrovie all'interno della galleria Fossola vicino Termini Imerese, e questo fece concludere agli inquirenti che si fosse trattato di un suicidio. A sollevare la questione ed a far notare alcuni particolari furono prima i parenti, poi i colleghi de L'Ora di Palermo, quindi il coraggioso giornalista Mario Francese (anch'egli successivamente vittima di mafia) ma si dovettero attendere ben sei anni perché il caso venisse riaperto.

Nel 1966 si effettuò l'autopsia sul corpo del giornalista: i periti Marco Stassi e Ideale Del Carpio esclusero la tesi dell'omicidio e confermarono quella del suicidio. Da quel momento sulla figura di Cosimo Cristina calò l'oblio e il cronista venne del tutto dimenticato.

Nel 1999 il giornalista catanese Luciano Mirone riesumò il caso e scoprì che nel 1966 il Vice Questore di Palermo Angelo Mangano, famoso per una foto che ha fatto il giro del mondo mentre ammanetta il boss di Corleone Luciano Liggio, riaprì l'inchiesta e stilò un rapporto esplosivo che venne neutralizzato dal risultato dell'autopsia. Mangano scoprì che il cronista era stato ucciso in un luogo e deposto sui binari per simulare il suicidio. Il superpoliziotto accusò il consigliere della Democrazia cristiana Agostino Rubino (uno dei capimafia di Termini) e il boss Santo Gaeta di essere stati i mandanti del delitto, che poi vennero scagionati. A distanza di molti anni, Mirone riprese quel carteggio e lo riportò alla luce, mettendo in risalto le contraddizioni del referto autoptico, sottoposto all'attenzione di Vincenzo Milana, professore di Medicina legale dell'Università di Catania. Chiese alla Procura di Palermo, attraverso una raccolta di firme, la riapertura dell'inchiesta, ma l'esito fu negativo. Tuttavia nel 2000 l'Amministrazione comunale di Termini Imerese dedicò una via al giornalista scomparso.

Il 5 maggio 2010, le associazioni termitane, sollecitate dal periodico locale "Espero", hanno deposto una lapide all'esterno della galleria "Fossola", luogo del ritrovamento del cadavere di Cosimo Cristina.

fonte: Wikipedia

domenica

Michele ragazzo albero


trainspotting


MONOLOGO INIZIALE

Zeppelin


Zeppelin è un tipo di dirigibile rigido sviluppato in Germania ai primi del Novecento. Prende il nome dal suo ideatore, il conte Ferdinand von Zeppelin e contestualmente dalla ditta costruttrice fondata nel 1908 Luftschiffbau Zeppelin GmbH, che completò la costruzione di 119 dirigibili fino al 1938.

Il successo ottenuto da queste aeronavi tra gli anni dieci e gli anni trenta, fa sì che "zeppelin" rappresenti il dirigibile rigido per antonomasia, anche se, specialmente in lingua inglese il termine "zeppelin" può essere riferito ad un generico dirigibile, sia esso, rigido, semirigido o floscio.

Le caratteristiche principali degli zeppelin rimasero le stesse nel corso di uno sviluppo durato oltre trent'anni. Struttura rigida in alluminio, rivestita esternamente in tela trattata. All'interno dell'involucro più celle (palloni) per il gas, idrogeno. Esternamente erano installate le gondole motore, dove erano montati motori a scoppio azionanti le eliche propulsive, e la gondola di comando. Sugli zeppelin destinati al servizio di linea, gli spazi passeggeri o erano ricavati in prolungamenti della gondola di comando, oppure nella parte inferiore dell'involucro. Tali caratteristiche generali furono riprese anche dagli altri costruttori di dirigibili rigidi in Francia, Regno Unito, Stati Uniti d'America e la stessa Germania, dove, negli anni della prima guerra mondiale era attiva la "rivale" Schütte-Lanz. Fu proprio quest'ultima ad introdurre gli impennaggi cruciformi, soluzione ripresa dalla stessa Zeppelin. Comunque lo zeppelin non fu il primo tipo di dirigibile rigido. Il primato va alla aeronave di David Schwarz del 1897, i cui progetti furono acquistati dal conte von Zeppelin.

Il primo impulso per la produzione industriale delle aeronavi, fu dopo la fondazione dell'impresa di costruzione delle aeronavi, la costituzione nel 1909 della prima compagnia aerea commerciale: la DELAG (Deutsche Luftschiffahrts-AG). Entrambe le imprese avevano sede a Friedrichshafen sul Lago di Costanza.

Successivamente, con lo scoppio della prima guerra mondiale, il dirigibile trovò largo impiego come bombardiere e ricognitore d'altura. Il principale impulso derivò dalla Kaiserliche Marine e da Peter Strasser. Terminata la guerra, nonostante le condizioni del Trattato di Versailles, gli zeppelin tornarono al successo grazie a Hugo Eckener, che aveva preso la direzione della ditta, alla morte del conte von Zeppelin nel 1917. Questi, maestro della pubblicità e abile capitano, fece raggiungere agli zeppelin l'apice della fama.

In questo periodo la DELAG manteneva rotte regolari dalla Germania agli Stati Uniti e al Brasile. Il dirigibile di maggior successo di quel periodo fu l'LZ 127 Graf Zeppelin che percorse oltre un milione e mezzo di chilometri di navigazione, compresa la (attualmente unica) circumnavigazione del globo con un dirigibile.

La Grande depressione e la salita al potere del Partito Nazista in Germania contribuirono entrambe al tramonto dei dirigibili per il trasporto di passeggeri. In particolare, Eckener e i nazisti avevano un'antipatia intensa e reciproca. La Zeppelin venne nazionalizzata dal governo tedesco a metà degli anni '30 e chiuse pochi anni dopo a seguito del disastro del LZ 129 Hindenburg, nel quale l'ammiraglia della Zeppelin prese fuoco in fase di atterraggio.

Ad ogni modo, durante circa 20 anni di operatività come compagnia aerea privata, fu quanto meno profittevole ed ebbe un perfetto record dal punto di vista della sicurezza fino all'incendio dell'Hindenburg.

Storia degli zeppelin

Il primo Zeppelin

Sembra che il conte Ferdinand von Zeppelin si interessò alla costruzione di un "pallone dirigibile" dopo la Guerra franco-prussiana del 1870-1871, dove assistette all'uso di palloni da parte dei francesi, durante l'assedio di Parigi. Inoltre, incontrò l'uso militare dei palloni nel 1863 durante la Guerra di secessione americana, alla quale partecipò come osservatore militare per l'Unione.

Egli iniziò ad inseguire seriamente il suo progetto poco dopo il suo ritiro dall'esercito nel 1890, all'età di 52 anni. Il 31 agosto 1895, ottenne un brevetto che comprendeva le seguenti caratteristiche principali, delle quali non tutte vennero effettivamente implementate:

Uno scheletro rigido in alluminio di forma snella, fatto da anelli e travature orizzontali
lo spazio per il gas suddiviso in tante piccole celle cilindriche
possibilità di navigare usando timone e pinne di elevazione
due navicelle separate, collegate rigidamente allo scheletro
propulsori montati all'altezza della massima resistenza dell'aria
possibilità di collegare diverse aeronavi come nei vagoni di un treno
Un comitato di esperti a cui presentò il piano nel 1894 mostrò poco interesse, così il conte si mise in proprio per realizzare la sua idea. Nel 1898 fondò la Gesellschaft zur Förderung der Luftschiffahrt (compagnia per la promozione del volo con aeronavi), contribuendo egli stesso a più della metà degli 800.000 marchi del capitale sociale. Delegò l'implementazione tecnica all'ingegner Theodor Kober e più tardi a Ludwig Dürr.

La costruzione del primo zeppelin iniziò nel 1899 su una piattaforma di assemblaggio galleggiante, sul Lago di Costanza nella Baia di Manzell, a Friedrichshafen. Questa scelta era intesa a facilitare la difficile procedura di decollo in quanto la piattaforma poteva essere facilmente allineata alla direzione del vento. Il primo prototipo, l'LZ 1 (LZ sta per "Luftschiff Zeppelin") aveva una lunghezza di 128 m, ed era mosso da due motori a scoppio Daimler da 14,2 CV e bilanciato spostando un peso tra le due navette.

Il primo volo di uno zeppelin avvenne il 2 luglio 1900. Durò solo 18 minuti, quando l'LZ 1 fu costretto ad atterrare sul lago, dopo che il meccanismo di avvolgimento del peso di bilanciamento si ruppe. Dopo la riparazione, la tecnologia si rivelò efficace nei voli successivi, battendo il record di velocità di 6 m/s dell'aeronave francese "La France" di ben 3 m/s, ma non riuscì ancora a convincere i possibili investitori. Con le risorse finanziarie completamente esaurite, il conte von Zeppelin fu costretto a disassemblare il prototipo e chiudere la compagnia.

Nascita dal disastro

Fu soprattutto a causa degli entusiasti dell'aviazione che l'idea di von Zeppelin ebbe una seconda (e una terza) possibilità e poté svilupparsi in una tecnologia ragionevolmente affidabile. Solo allora, le aeronavi potevano essere usate profittevolmente per l'aviazione civile e vendute ai militari.

Le donazioni e i profitti di una speciale lotteria, assieme a qualche finanziamento pubblico e ad altri 100.000 Marchi messi a disposizione dal conte von Zeppelin stesso, permisero la costruzione dell'LZ 2, che decollò la prima e unica volta il 17 gennaio 1906. Dopo che entrambi i motori si ruppero, fece un atterraggio forzato sulle Alpi dell'Algovia, dove il dirigibile provvisoriamente ancorato fu danneggiato oltre le possibilità di riparazione da una tempesta.

Il suo successore l'LZ 3, che incorporava tutte le parti ancora utilizzabili dell'LZ 2 fu il primo zeppelin ad avere reale successo, Coprendo un totale di 4.398 km durante 45 voli, fino al 1908. Ora la tecnologia era interessante anche per l'esercito tedesco, che comprò l'LZ 3 e lo rinominò Z I. Servì come nave scuola fino al 1913, quando venne dismesso perché tecnologicamente datato.

L'esercito era anche disposto a comprare lo LZ 4, ma richiese una dimostrazione che il dirigibile potesse stare in volo per 24 ore. Mentre cercava di adempiere alla richiesta, l'equipaggio dell'LZ 4 dovette fare una sosta intermedia a Echterdingen vicino a Stoccarda. Qui, una tempesta strappò il dirigibile dall'ancoraggio nel pomeriggio del 5 agosto 1908. Esso si schiantò quindi contro un albero, prese fuoco e andò in cenere. Nessuno si ferì seriamente (anche se due tecnici che riparavano i motori sfuggirono solo grazie ad un salto rischioso), ma questo incidente avrebbe certamente portato al fallimento economico del progetto, se non fosse che uno spettatore nella folla iniziò spontaneamente una raccolta di donazioni che giunse all'impressionante cifra di 6.096.555 Marchi. Questo permise al conte di fondare la Luftschiffbau Zeppelin GmbH (costruzioni aeronavali Zeppelin s.r.l.) e di creare la Fondazione Zeppelin. Perciò, il progetto Zeppelin non solo risorse come la Fenice dalle ceneri, ma ottenne anche la sicurezza finanziaria.

Gli Zeppelin prima della Grande Guerra

Negli anni successivi, e fino allo scoppio della prima guerra mondiale nell'estate del 1914, un totale di altri 21 zeppelin (dall'LZ 5 all'LZ 25) vennero completati.

Nel 1909, l'LZ 6 divenne il primo zeppelin ad essere usato per il trasporto commerciale di passeggeri. A questo scopo, venne preso in carico dalla prima compagnia aerea del mondo, l'appena fondata Deutsche Luftschiffahrts-AG (DELAG). Altri sei dirigibili vennero venduti alla DELAG fino al 1914, e ricevettero dei nomi in aggiunta al numero di produzione, ad esempio: LZ 11 "Viktoria Luise" (1912) e LZ 17 "Sachsen" (1913). Quattro di queste aeronavi vennero distrutte in incidenti, principalmente mentre venivano trasferite nei loro hangar, ma non ci furono vittime.

Complessivamente le aeronavi della DELAG viaggiarono per circa 200.000 km, trasportando circa 40.000 passeggeri.

I rimanenti 14 zeppelin dell'anteguerra furono acquistati dall'esercito e dalla marina tedeschi, che etichettarono i loro apparecchi Z I/II/... e L 1/2/..., rispettivamente. (Durante la guerra, l'esercito cambiò il suo schema due volte: dopo lo Z XII, passarono a usare i numeri LZ, più tardi aggiunsero un 30 per mascherare la produzione totale).

Quando la prima guerra mondiale scoppiò, i militari si accaparrarono anche i tre restanti dirigibili della DELAG. A quell'epoca, ne avevano già dismessi altri tre (LZ 3 "Z I" incluso). Altri cinque vennero persi in incidenti, in due dei quali perirono delle persone: una tempesta spinse lo zeppelin della marina LZ 14 "L 1" in fondo al Mare del Nord, affogando 14 soldati, e l'LZ 18 "L 2" scoppiò in fiamme a causa dell'esplosione di un motore, uccidendo l'intero equipaggio.
La spiegazione ufficiale fu la seguente:

Il dirigibile saliva e dalle valvole inferiori era uscito idrogeno e s'era formato, tra gl'involucri ed il rivestimento della carcassa, un mantello di gas tonante, che aveva invaso il corridoio interno.
La navicella era protetta sul dinanzi da un tagliavento a vetri il quale creava dietro a sé una potente rarefazione. La miscela tonante era stata allora aspirata in navicella attraverso lo sportello di comunicazione col corridoio ed era venuta a contatto con qualche favilla del motore.
Nel 1914, gli zeppelin avevano una lunghezza di 150-160 m e un volume di 22.000-25.000 m3, che gli permetteva di trasportare carichi di circa 9 tonnellate. Erano di solito spinti da tre motori Maybach-Motorenbau da 200 CV ciascuno, e potevano raggiungere velocità di circa 80 km/h.

Gli Zeppelin durante la prima guerra mondiale

Gli Zeppelin vennero usati come bombardieri durante la Prima guerra mondiale ma non ebbero molto successo. All'inizio del conflitto il comando tedesco riponeva grandi speranze in questi apparecchi, che sembravano avere notevoli vantaggi sugli aeroplani dell'epoca, erano quasi altrettanto veloci, meglio armati e con una capacità di carico in bombe superiore, oltre a un raggio d'azione e una durata enormemente maggiori. Ma tutti questi vantaggi non si tradussero bene nella realtà.

Il primo impiego offensivo degli zeppelin fu solo due giorni dopo l'invasione del Belgio, un singolo dirigibile, lo Z VI venne danneggiato dalle mitragliatrici e costretto ad atterrare nei pressi di Colonia. Altri due zeppelin vennero abbattuti in agosto e uno fu catturato dai francesi. Il loro uso contro obiettivi ben difesi in incursioni diurne fu un errore e l'Alto Comando perse tutto il rispetto per gli zeppelin, lasciando al Servizio Aereo Navale ogni ulteriore impiego di tali mezzi.

L'utilizzo principale dei dirigibili fu in compiti di ricognizione sul Mare del Nord e il Mar Baltico, l'ammirabile resistenza degli zeppelin portò le navi da guerra tedesche in prossimità di numerosi vascelli alleati. Nel corso dell'intera guerra circa 1.200 voli di ricognizione vennero eseguiti. Il Servizio Aereo Navale diresse un buon numero di incursioni strategiche contro la Gran Bretagna, aprendo la strada alle tecniche di bombardamento e costringendo i britannici a mantenere il ritmo nei sistemi di difesa antiaerea. I primi raid di zeppelin vennero approvati dal Kaiser nel gennaio 1915. Le incursioni erano dirette solo su obiettivi militari di notte, e dopo che si diffuse il blackout, molte bombe caddero casualmente sull'Inghilterra orientale.

La prima di queste incursioni avvenne il 19 gennaio 1915, il primo bombardamento al mondo di civili: due zeppelin sganciarono 50 kg di bombe altamente esplosive e, senza effetto, 3 kg di bombe incendiarie su Kings Lynn, Great Yarmouth e i villaggi circostanti. In tutto vennero uccise 5 persone, anche se la reazione dell'opinione pubblica e della stampa fu totalmente sproporzionata rispetto al prezzo pagato in vittime. Ci furono altre 19 incursioni nel 1915, che sganciarono 37 tonnellate di bombe e uccisero 181 persone, ferendone 455. Le difese britanniche erano inizialmente divise tra la Royal Navy e l'esercito (il quale prese il pieno controllo nel febbraio 1916) e un varietà di cannoni di piccolo calibro venne convertita per l'utilizzo antiaereo, oltre all'introduzione dei riflettori da contraerea; inizialmente erano operati dalla polizia la cui inesperienza portò a scambiare molte nuvole illuminate per dirigibili. Le difese aeree contro gli zeppelin erano azzardate, le carenze dei primi aerei fecero sì che il primo successo si ottenne lanciando bombe su di essi. Il primo uomo che riuscì ad abbattere uno zeppelin fu R. A. J. Warneford dell'RNAS, che volava su di un Morane Parasol, il 7 giugno 1915. Sganciando sei bombe da 9 kg diede fuoco all'LZ 37 sopra Ghent e ottenne la Victoria Cross.

Le incursioni continuarono nel 1916, Londra venne bombardata accidentalmente in maggio, e in luglio il Kaiser permise le incursioni dirette contro i centri urbani. Nel 1916 ci furono 23 raid, durante i quali si sganciarono 125 tonnellate di bombe, uccidendo 293 persone e ferendone altre 691. Le difese antiaeree intanto erano diventate più ostiche e vennero introdotti nuovi zeppelin che raddoppiavano l'altitudine operativa, da 1.800 a 3.750 metri. Per evitare i riflettori questi apparecchi volavano sopra lo strato di nubi quando possibile, abbassando un osservatore sotto di esse per dirigere il bombardamento. L'aumentata sicurezza fu controbilanciata dall'ulteriore sforzo richiesto agli equipaggi e dall'introduzione da parte dei britannici, a metà del 1916, di un aereo da caccia in grado di sparare in avanti. La prima vittoria nella caccia notturna venne il 2 settembre 1916 quando W. Leefe-Robinson abbatté uno dei sedici dirigibili che componevano un gruppo di incursione su Londra. Anch'egli ottenne la Victoria Cross.

L'introduzione di caccia efficaci equipaggiati con un nuovo tipo di pallottole esplosive segnò la fine della minaccia degli zeppelin. Nuovi zeppelin entrarono in servizio, in grado di operare a 5.500 metri di quota, ma ciò li esponeva a un freddo intenso ed a forti venti, che con i loro improvvisi cambi di direzione dispersero molte incursioni. Nel 1917 e 1918 ci furono solo undici incursioni di zeppelin contro l'Inghilterra, l'ultima delle quali avvenne il 5 agosto 1918 e causò la morte del Capitano di Corvetta Peter Strasser, comandante del Dipartimento Aeronavale della Marina tedesca.

Un totale di ottantotto zeppelin fu costruito durante la guerra. Oltre sessanta vennero persi, equamente divisi tra incidenti e azione nemica. Vennero intrapresi 51 raid, scaricando 5.806 bombe del peso totale di 196,5 tonnellate, che uccisero 557 persone e ne ferirono 1.358. Si è sostenuto che queste incursioni furono efficaci, molto più che per il danno materiale, per essere riuscite ad ostacolare e diversificare la produzione bellica, e costringendo i britannici a impiegare 12 squadroni e 10.000 uomini nella difesa aerea.

Altri raid furono compiuti sulla Francia (inclusa Parigi), un singolo raid coinvolse Napoli, mentre altre nazioni nemiche della Germania furono attaccate o semplicemente sorvolate, cercando di sfruttare l'effetto spaventoso che uno Zeppelin da bombardamento poteva suscitare nella popolazione. Uno Zeppelin fu inoltre modificato per raggiungere, partendo dall'alleata Bulgaria, l'Africa Orientale Tedesca, e rifornire le truppe imperiali superando il blocco navale inglese; la missione si rivelò un insuccesso grazie alle false informazioni rilasciate ad arte dai servizi segreti, che convinsero i tedeschi per alcuni giorni della resa di tutto il loro contingente africano. Il dirigibile interruppe così il suo viaggio (era già al di sopra del Sudan) e ritornò in Europa, ove fu momentaneamente modificato per assumere compiti di bombardamento, (eseguì in particolare il raid contro Napoli), andando poi perso in un incidente mai chiarito mentre si dirigeva per un secondo raid contro l'Italia meridionale, e si inabissò in fiamme a sud-est di Otranto.

Dopo la prima guerra mondiale

Filatelia

La storia degli Zeppelin è di particolare interesse per i collezionisti di francobolli. Dal 1909 al 1939, gli Zeppelin trasportavano la corrispondenza durante i loro voli internazionali, comprese buste affrancate e annullate, preparate da e per i collezionisti. Molte nazioni emisero francobolli ad alta denominazione, intesi apposta per l'affrancatura della posta trasportata dagli zeppelin. Tra le buste più rare ci sono quelle a bordo del tragico volo dell'Hindenburg; le poche che sopravvissero hanno invariabilmente i bordi carbonizzati, e valgono migliaia di Euro.

fonte: Wikipedia

il mistero Von Bulow


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mercoledì

il dramma silenzioso dell'anoressia. DOSSIER

anoressia

A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

Di anoressia sentiamo parlare molto poco: quasi mai. Eppure è un problema che riguarda più persone di quante crediamo, per lo più ragazze giovanissime, anche se negli ultimi anni è stato registrato un aumento dei casi riguardanti maschi.

L'anoressia, nei paesi industrializzati come l' Italia, 8-10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni di età soffrono di disturbi del comportamento alimentare, di queste 1-2 nelle forme più gravi. In Italia fanno tre milioni di persone, e nel 90% dei casi si tratta di donne. LEGGI TUTTO

Sono 150/200.000 le ragazze che in Italia soffrono di forme piuttosto gravi di anoressia e bulimia
Queste malattie sono la principali cause di decesso delle donne comprese tra 12 e 25 anni. LEGGI TUTTO

Di seguito proponiamo un po' di informazioni, alcuni video e alcune considerazioni in merito a questo fenomeno, di cui le istituzioni avrebbero il dovere di occuparsi, sia facendo prevenzione che monitorando la ampia comunità "pro anoressia" presente sul web italiano.E invece non lo fanno, e questa mancanza di informazione conduce anche i genitori a sottovalutare il fenomeno. Spesso non è facile accorgersi se il proprio figlio ha di questi problemi, la magrezza, anche eccessiva, viene sottovalutata e associata a qualcosa di positivo, almeno fino a quando non insorgono gravi problemi di salute. Ma a quel punto, talvolta è tardi per rimediare, e la spirale del male travolge le giovani vite, che nonostante siano "pelle e ossa" continuano ostinate a cercare di dimagrire sempre di più.

L'anoressia all'inizio può essere una "scelta", ma in seguito un disturbo diviene un vero e proprio disturbo mentale dal quale non è facile uscire. 

Genitori: tenete gli occhi aperti, se notate comportamenti strani o notate che vostra figlia sta dimagrendo  velocemente. Se desiderate approfondire, leggete "Come accorgersi se tua figlia rischia l'anoressia" -  Il linguaggio del corpo della ragazza anoressica (anoressia restrittiva)

Ragazze: nell'eccessiva magrezza non c'è niente di bello ne tanto meno di seducente. Se desiderate perdere peso, evitate diete drastiche, e rivolgetevi ad un dietologo. Se venite a conoscenza del fatto che una vostra amica segue siti web pro-anoressia o comunque sta cercando di diventare anoressica, molto probabilmente provare a farla desistere servirà a poco. Informate i professori (se siete compagne di scuola) oppure i genitori: farlo non è tradire la sua amicizia, ma dimostrare vera amicizia: farlo significa salvarle la vita, e un giorno vi ringrazierà. La persona anoressica non si rende conto della gravità delle conseguenze di certi comportamenti, è come se fosse "inconsapevole", "accecata", e non informare nessuno significherebbe essere complici della sua rovina.


IL FENOMENO DEI SITI "PRO ANORESSIA":

Sono immagini forti, ma dovremmo farle vedere alle adolescenti, alcune delle quali - più di quante crediamo - desiderano diventare anoressiche; per fortuna spesso non ci riescono, l'istinto di sopravvivenza, la vita ha il sopravvento, ma ci sono anche quelle che riescono nel loro, distruttivo, intento.

Diversi mesi fa per scrivere un'articolo feci un'approfondita ricerca nella galassia dei cosiddetti "blog pro-Ana" (li trovate cercando "pro ana" e altre chiavi su google) e trovai decine e decine di siti, gestiti da ragazzine dai 13 ai 18 anni - ma talvolta persino più giovani - che esaltavano l'anoressia, la propagandavano come una "moda" qualsiasi, come la ricetta per diventare "magre e belle", e più diventano magre e più belle si sentono, ma non gli basta mai. Nemmeno quando sono pelle e ossa.
L'anoressia è un disturbo mentale.

Blog dove ragazzine si scambiano consigli per diventare anoressiche, per vomitare la cena senza farsi scoprire dai genitori, e altro; blog che fanno presa su ragazzine instabili e le motivano ad instradarsi in questo tunnel auto-distruttivo.

L'anoressia per loro diventa "ANA", una sorta di "amica immaginaria" che le assiste nell'autodistruzione: molto famosa è la "lettera di Ana", una sorta di "bibbia" che troviamo su tutti i blog pro-anoressia; (vedi: http://proana4ever-claudia.blogspot.it/2011/03/salve.html)

Le ragazze che cercano di diventare anoressiche hanno squilibri emotivi, sovente problemi familiari, hanno una famiglia poco presente e soffrono di problemi della sfera affettiva. Sono ragazzine deboli, sensibili, che si rifugiano nell'anoressia, nell'autolesionismo, molte si infliggono tagli o altre "punizioni" quando non riescono a mantenere i propositi che cercano di auto-imporsi: diete da 300 calorie al giorno, giusto un biscotto a colazione, qualche foglia d'insalata scondita a pranzo e una mela per cena.

Leggendo quei post, quegli sfoghi, ho provato un gran mal di stomaco, una pesantezza che non vi dico, soffrivo per loro, e veder passare sulla mia 'home' questo video mi ha fatto tornare a mente quelle emozioni, che voglio condividere con voi...

La cosa TRISTE è che lo stato è ASSENTE;
lo stato pronto a dispiegare 10 poliziotti per uno spinello, quando una adolescente si auto-distrugge con l'anoressia sta a guardare, le autorità sanitarie intervengono quando si presentano ai medici bambine scheletriche, malnutrite, con una serie di disturbi non indifferenti.

EPPURE RINTRACCIARE GLI AUTORI DI QUEI BLOG E COLORO CHE COMMENTANO, per avviare un'indagine con l'assistenza sociale, SAREBBE FACILE: quando si tratta di rintracciare un cittadino che manda affanculo un politico, lo rintracciano subito... Ma non quando si tratta di salvare delle bambine, evidentemente.

Blog che NON VENGONO NEMMENO CHIUSI, talvolta mi sono imbattuto in blog che esistono da 7, 8 anni (si vede dall'archivio articolo e dalla data dei commenti) alcuni aggiornati costantemente, altri abbandonati. Ovviamente vengono utilizzati anche i social network; Facebook, Twitter (hashtag #proana) e istangram, che qualcuno lo ha definito "il quartier generale" delle pro-ana, dove pubblicano e commentano foto di corpi magrissimi e indesiderabili come fossero belli e seducenti.

Le ragazze che sono riuscite a raggiungere il loro oscuro scopo pubblicano le loro foto, senza mostrare la faccia esibiscono una magrezza estrema come un risultato, una vittoria. Ricordo ancora il blog di una ragazzina che raccontava le pressioni che "subiva" dai familiari e dai medici per guarire: pressioni che lei viveva come soprusi, incentivata da una pletora di commentatrici che solidarizzavano con lei, istigandola a proseguire su quella strada di morte...

CHE TRISTEZZA!

Alessandro Raffa per nocensura.com

ALCUNE SETTIMANE FA è STATA PRESENTATA AL PARLAMENTO UNA PROPOSTA DI LEGGE PER RENDERE ILLEGALI E SANZIONARE I SITI WEB CHE PROPAGANDANO ABITUDINI ALIMENTARI CHE POSSONO CONDURRE ALL'ANORESSIA: (VEDI ARTICOLO) AUSPICHIAMO CHE QUESTA LEGGE SIA APPROVATA PRIMA POSSIBILE, COMPRENDENDO NELLA LEGGE TUTTE LE ABITUDINI ALIMENTARI GRAVEMENTE DANNOSE PER LA SALUTE: come i siti (e ahimè, ce ne sono) che propagandano di cibarsi solo ed esclusivamente con poca insalata o con qualche mela al giorno.  LA SALUTE DI 150/200.000 RAGAZZINE è A RISCHIO, E DEVONO ESSERE PRESI PROVVEDIMENTI QUANTO PRIMA. Ovviamente la repressione non basta: ci vuole anche informazione e prevenzione

fonte: www.nocensura.com

gli angeli dell'inferno




Hell's Angels è un film del 1930 diretto da Howard Hughes con la collaborazione - anche se non risultano accreditati - di Edmund Goulding e James Whale.

Il film, prodotto da Hughes, magnate dell'aeronautica, è passato alla storia del cinema per diverse ragioni. Innanzitutto è il primo film per cui è stato utilizzato il termine kolossal, quindi ha aperto - essendo il precursore - la stagione delle mega produzioni hollywoodiane: è costato 3,8 milioni di dollari (all'epoca una cifra enorme), incassandone circa otto (equivalenti a 90 milioni di dollari del 2006), e conta 560 ore di negativi, record tuttora imbattuto.

La vicenda è ambientata durante la Prima guerra mondiale.

Trama

Due fratelli inglesi, Roy e Monte hanno una storia con Helen. Quando scoppia la Grande Guerra, i due si arruolano nell'aviazione francese: Monte, il minore dei due, per provare a tutti di essere un uomo e Roy per proteggerlo. Quando arrivano sul campo Roy e Monte scoprono che Helen ha tradito entrambi con un altro uomo. Così i due, disperati, accettano una pericolosissima missione dove potrebbero perdere la vita: distruggere un deposito di munizioni tedesco.

Produzione

La produzione del film è stata lunga e particolarmente problematica, infatti Hughes per le scene aeree pretese di usare veri aeroplani e non modelli in scala, ma dopo aver quasi ultimato il film si rese conto che girare nelle giornate di cielo azzurro non rendeva l'idea del moto veloce degli aerei cercato dal regista, quindi tenne fermo il set (pagando l'affitto per gli aeroplani) per 8 mesi e poi rigirò tutte le scene aeree in presenza di nuvole (per aumentare l'effetto della velocità). Dopo aver speso circa due milioni di dollari rimase affascinato dall'avvento del sonoro e quindi scelse di rigirare tutto in sonoro, tuttavia non contento del risultato, infine scelse di procedere alla colorazione artificiale della pellicola.

Era una battuta diffusa all'epoca dire "Hughes avrebbe speso meno finanziando una guerra vera".

Il film venne prodotto da The Caddo Company con un budget stimato in 3 950 000 dollari. Si dette il via alla produzione il 10 novembre 1926: si lavorò al film fino al 10 novembre 1930. Le riprese cominciarono il 16 aprile 1927 e terminarono il 22 luglio 1928.

Distribuzione

Il film fu distribuito dall'United Artists. Fu presentato in prima a Los Angeles il 27 maggio e, quindi, Il 15 agosto a New York. Nelle sale, in normale distribuzione, uscì il 15 novembre 1930.

Date di uscita

USA 27 maggio 1930 (Los Angeles, California) (première)
USA 15 agosto 1930 (New York City, New York) (première)
USA 15 novembre 1930
Giappone 1931
Finlandia 6 settembre 1931
Portogallo 31 maggio 1932
Germania Ovest 19 febbraio 1986 (prima TV)

Alias:

Hell's Angels USA (titolo originale)
A pokol angyalai Ungheria
Angeloi tis kolaseos Grecia
Anjos do Inferno Brasile
Gli angeli dell'inferno Italia
Höllenflieger Germania
Hornan enkelit Finlandia
Les Anges de l'enfer Francia (titolo alternativo)
Los ángeles del infierno Spagna
Os Anjos do Inferno Portogallo

venerdì

il mio corpo ti scalderà




The Outlaw è un film del 1943 diretto da Howard Hughes.

Il film è un western, ennesima versione della saga di Doc Holliday e Billy the Kid, i due famosi fuorilegge che questa volta litigano per il possesso di un cavallo.

Trama

Durante una rissa, Billy uccide un uomo e, per evitare che lo sceriffo Pat Garrett possa arrestarlo, Doc lo nasconde, ferito gravemente, in una capanna affidandolo alle cure della sua donna Rio.

Tra Billy e Rio nasce un inevitabile sentimento, ma Doc è costretto a tacere perché, braccati intanto dallo sceriffo, i tre devono fuggire. Quando Garrett li raggiunge, Doc oppone resistenza all'arresto di Billy e viene ucciso. Gli altri due riescono a incatenare lo sceriffo e a partire insieme.

Considerazioni e censura

Il film è rimasto nella memoria collettiva per l'esordio sullo schermo della ventiduenne Jane Russell. La sua prorompente bellezza, le sue forme sensuali, gli abiti succinti sfoggiati nel film e anche nella locandina non erano in sintonia con le linee guida contenute nel Codice Hays, che dettava gli standard di moralità per le pellicole cinematografiche.

Per questo motivo il film, pur essendo stato completato nel 1941, non poté essere subito distribuito perché la censura ne proibì la proiezione pubblica, che avvenne solo in determinati Stati degli USA due anni dopo, dando vita ad un acceso e controverso dibattito sulla moralità del nudo nel cinema, e solo nel 1946 fu autorizzata su tutto il territorio degli Stati Uniti. In Italia fu possibile vedere il film nel 1949, ma in versione ridotta e mutilata di ben 11 minuti.

La pellicola è stata portata da bianco e nero a colori per ben due volte, la seconda versione a colori, prodotta dalla Legend Films, è stata distribuita in DVD nel 2009 in una edizione comprendente anche una versione in bianco e nero restaurata.

fonte: Wikipedia

Truman Capote - A sangue freddo




Capote è un film del 2005, diretto da Bennett Miller, basato sulla vita dello scrittore statunitense Truman Capote, in particolare sul lavoro di ricerca e approfondimento svolto dall'autore in preparazione del suo romanzo A sangue freddo, ultima opera compiuta di Capote. Grazie a questo film, Philip Seymour Hoffman vince l'Oscar al miglior attore nel 2006.

Trama

Kansas, 1959. Con i proventi della vendita dei diritti per il film sul libro Colazione da Tiffany, Truman Capote decide di dedicarsi per 6 anni alla stesura di un romanzo-documento, descrivendo con cinismo e freddezza l'assassinio di un'intera famiglia di Holcomb. I Clutter infatti furono sterminati da due assassini, quasi immediatamente catturati e condannati alla pena capitale.

Capote, anche grazie all'aiuto dell'amica d'infanzia Harper Lee, ha accesso ai verbali e alle foto delle indagini e riesce per lungo tempo ad avere contatti con i due assassini, in particolare con Perry Smith, per metà cherokee e per metà irlandese, ossessionato dalla cultura quanto spietato nella realtà. Capote apre il lato umano dell'assassino, facendosi infine rivelare i reali fatti accaduti quel giorno in Kansas.

Il romanzo porterà Truman Capote definitivamente nell'Olimpo dei grandi scrittori d'America, ma allo stesso tempo critica e opinione pubblica faranno nascere in lui molti dubbi esistenziali, che lo porteranno a non completare mai più alcun libro.

fonte: Wikipedia