mercoledì

un vile marrano ai tempi del colera


Garcia de Orta nacque a Castelo de Vide, probabilmente nel 1501, figlio Fernao da Orta, mercante, e Leonor Gomes. Garcia aveva tre sorelle, Violante, Catarina e Isabel. I genitori erano ebrei spagnoli fuggiti, come molti altri, in Portogallo al tempo del decreto di Granada. Il decreto dell'Alhambra, noto anche come decreto di Granada, fu emanato dai re cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, il 31 marzo del 1492 con l'obiettivo di espellere le comunità ebraiche dai regni spagnoli e dai loro possedimenti a partire dal 31 luglio dello stesso anno. Pochi anni dopo un provvedimento di tal genere, e con medesimi effetti, entrò in vigore anche nel Regno portoghese con il sovrano Manuele I.
Nel 1497 la famiglia di Garcia de Orta fu forzatamente convertita al cristianesimo e i suoi componenti classificati, in modo dispregiativo, come marranos, ovvero suini. I marranos si differenziavano dai conversi, anch'essi ebrei convertiti al cristianesimo, poiché continuavano segretamente a praticare il giudaismo.


Garcia de Orta grazie alle intuizioni e agli aiuti di un nobile di Castelo de Vide, Dom Fernao de Sousa signore di Labruja, riuscì a studiare in Spagna presso le università di Alcala de Henares e Salamanca. Si laureò e torno in Portogallo nel 1525, due anni dopo la morte del padre. Praticò la medicina prima a Castelo de Vide e successivamente, a partire dal 1526, a Lisbona, città nella quale ottenne la cattedra universitaria nel 1532 e divenne medico reale con Giovanni III del Portogallo. 
Temendo il crescente potere dell'inquisizione portoghese, ed eludendo il divieto di emigrazione per i marranos, Garcia riuscì a salpare per l'India portoghese nel marzo del 1534 come medico a bordo della flotta di Martim Alfonso de Sousa, figlio di quel Dom Fernao amico del padre di Garcia. Nel settembre dello stesso anno raggiunse Goa, insediamo stabile portoghese dal 1510, anno nel quale riuscirono a sconfiggere i re del Bijapur con l'aiuto degli alleati locali. Gli invasori europei incoraggiarono la conversione al cattolicesimo, spesso attraverso misure repressive che costrinsero una parte consistente della popolazione a convertirsi. Garcia e de Sousa viaggiarono per diverso tempo sino a quando, nel 1538, si stabilirono a Goa.


Garcia ricoprì il ruolo di medico del viceré e del governatore portoghese, entrando in contatto con la dinastia Nizam Shah. Dopo poco tempo fu nominato medico personale del Sultano ed insegnante di portoghese del figlio. Inoltre iniziò a guadagnare con il commercio delle spezie, delle medicine e delle pietre preziose. Studiò la farmacopea e la pratica dei medici asiatici.
Nel 1543 sposò la ricca cugina Brianda de Solis, conversa, rifugiata a Goa per fuggire al potere dell'inquisizione portoghese. Dal rapporto tra Garcia de Orta e Brianda nacquero due figlie. La madre e le sorelle di Garcia, ancora residenti a Lisbona a metà del cinquecento, rischiarono l'incriminazione da parte dell'inquisizione. L'accusa fu quella di praticare in segreto il giudaismo.
Nel 1549 tutta la madre e due delle sorelle riuscirono a fuggire dal Portogallo rifugiandosi a Goa, dove Garcia le attendeva. Nel frattempo il medico del viceré riuscì a fondare un orto botanico sull'isola deserta di Bombay. In quel contesto incontaminato riuscì a sperimentare la coltivazione di piante provenienti dall'Europa, dall'Iran e dalla Cina. La mente geniale di Garcia de Orta non si limitò alla botanica ed alla farmacopea. Fu il primo europeo a descrivere le malattie tropicali asiatiche, soprattutto il colera, e ad eseguire la prima autopsia registrata in India su una vittima del colera.


Garcia de Orta fu il primo relativamente a quello spicchio di mondo poiché alcune descrizioni storiche del colera si trovano già a partire dal V secolo prima della nascita di Cristo. Per conoscere nel dettaglio la malattia dovremmo attendere la metà dell'ottocento, periodo a cui si riferiscono gli studi del medico inglese John Snow. Il batterio fu identificato la prima volta nel 1854 dall'italiano Filippo Pacini e studiato dettagliatamente nel 1884 dal medico tedesco Roberto Koch. Il nome deriva dal greco choléra, dove cholé è la bile, che indicava la malattia che scaricava con violenza gli umori del corpo e lo stato d'animo conseguente, la collera. Ritornando a Garcia de Orta, nel 1563 pubblicò il primo libro di medicina tropicale redatto da un europeo, Coloquios dos simples e drogas e cousas medicinais da India. Il volume fu scritto sotto forma di cinquantotto conversazioni tra il dottor Ruano e lui stesso, con appassionate digressioni sugli elefanti, sugli ospedali per uccelli e sui movimenti delle flotte cinesi.
Nello stesso periodo l'inquisizione portoghese decise di aprire un tribunale a Goa, poiché doveva occuparsi anche dei possedimenti d'oltremare. Anche nelle colonie, l'ambito primario di attività erano i convertiti poiché i tribunali ecclesiastici potevano giudicare solo i battezzati. Il fatto che l'ambito di competenza della magistratura civile fosse limito territorialmente mentre quello dei tribunali inquisitoriali si estendeva a tutti i battezzati, ovunque si trovassero, fece si che i sovrani si servissero degli inquisitori, chiaramente complici di questo sistema, al di là degli scopi puramente religiosi. I compiti dell'inquisizione si estesero ai libri, alla stregoneria e alla bigamia. 


Gli inquisitori divennero uno strumento per intervenire nella vita civile e culturale della società. A Goa l'inquisizione si stabilì regolarmente a partire dal 1560, con il compito di sorvegliare le persone che si erano convertite dall'induismo al cristianesimo.
I guai per Garcia de Orta iniziarono poco dopo la pubblicazione del libro perché, all'interno dello stesso, consigliava l'uso dei profumi per distendersi, fatto considerato sacrilego dalla chiesa.
Garcia morì nel 1568, apparentemente senza aver sofferto un'incriminazione da parte dell'inquisizione portoghese.
L'anno seguente, 1569, una delle sorelle, Catarina, accusata di giudaismo fu catturata, processata e arsa viva a Goa.
Il destino della madre, delle altre sorelle, della moglie e delle figlie è avvolta da un fitto mistero.
Cosa rimane degli studi di Garcia de Orta?
Di lui nulla poiché nel 1580 fu condannato, postumo, dall'inquisizione per giudaismo. 
I resti furono esumati, bruciati e le ceneri disperse alla fine di un autodafé dove il medico fu rappresentato in effige, la quale immancabilmente aiutò il fuoco nel suo lugubre lavoro.
I suoi libri furono bruciati.


Per fortuna, precedentemente, alcune versioni del libro di Garcia furono pubblicate in latino a partire dal 1567 e in italiano, a cura di Annibale Briganti, dal 1576. Le versioni ebbero molto successo, tanto da essere ristampate sino al 1605.
Dal 1855 il giardino pubblico della capitale di Goa, Panijm, è intitolato a Garcia de Orta.
Il Portogallo non dimenticò il grande medico dedicandogli un francobollo nel 1963 e la banconota da 20 escudos nel 1971.

Fabio Casalini

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

Bibliografia
Roddis, Louis (1931). "Garcia da Orta, the first European writer on tropical medicine and a pioneer in pharmacognosy".Annals of Medical History.

Révah, I. S. (1960). "A família de Garcia de Orta". Revista da Universidade de Coimbra

Pimentel, Juan; Soler, Isabel (2014). "Painting naked truth: the Colóquios of Garcia da Orta (1563)". Journal of early modern history

Saraiva, António José (2001). The Marrano Factory: The Portuguese Inquisition and Its New Christians 1536-1765


Jacques Attal (2014)i, Dizionario innamorato dell'ebraismo, Fazi editore


FABIO CASALINI – fondatore del Blog I Viaggiatori Ignoranti
Nato nel 1971 a Verbania, dove l’aria del Lago Maggiore si mescola con l’impetuoso vento che, rapido, scende dalle Alpi Lepontine. Ha trascorso gli ultimi venti anni con una sola domanda nella mente: da dove veniamo? Spenderà i prossimi a cercare una risposta che sa di non trovare, ma che, n’è certo, lo porterà un po’ più vicino alla verità... sempre che n’esista una. Scava, indaga e scrive per avvicinare quante più persone possibili a quel lembo di terra compreso tra il Passo del Sempione e la vetta del Limidario. È il fondatore del seguitissimo blog I Viaggiatori Ignoranti, innovativo progetto di conoscenza di ritorno della cultura locale. A Novembre del 2015 ha pubblicato il suo primo libro, in collaborazione con Francesco Teruggi, dal titolo Mai Vivi, Mai Morti, per la casa editrice Giuliano Ladolfi. Da marzo del 2015 collabora con il settimanale Eco Risveglio, per il quale propone storie, racconti e resoconti della sua terra d’origine. Ha pubblicato, nel febbraio del 2015, un articolo per la rivista Italia Misteriosa che riguardava le pitture rupestri della Balma dei Cervi in Valle Antigorio.

sabato

pensateci bene

L’ èlite che controlla il mondo fa scontrare tra loro le nazioni ed il suo obiettivo è la distruzione dei valori tradizionali, creando il caos ed estendendo deliberatamente la povertà e la miseria, per dopo usurpare il potere e posizionare i suoi servi.
I membri dell’èlite agiscono totalmente all’unisono contro il beneficio pubblico, contro una vita migliore per l’umanità, nella quale l’individuo sia libero di sviluppare la sua creatività innata, una vita libera dalle guerre e dallo spargimento di sangue.
Come la ‘Matrix’ nasconde la verità?
In questa ‘Matrix’ ognuno di noi ha il suo programma sul suo sistema di credenze ed esperienze..
Man mano che si incominciano a capire le cose, la ‘Matrix’ tridimensionale si dissolve e la coscienza degli esseri umani si armonizza con la frequenza multidimensionale e sarà più facile accedere alla verità nel nostro interiore.
Stiamo vivendo, grandi cambiamenti energetici. Proprio in questo periodo sta arrivando moltissima energia sul nostro pianeta, direttamente dalla nostra stella il Sole, e questo sta provocando grandi cambiamenti nella nostra realtà.
Questo possiamo sentirlo a livello energetico. Nonostante i molti problemi quotidiani a volte basta guardare anche una sola immagine che ritrae dei bimbi nello stupendo tramonto su un lago , per capire cosa significa vivere la vita come andrebbe vissuta tutti i giorni.

Penso che questi siano indizi di una nuova epoca di risveglio ai valori umani che un po’ tutti noi abbiamo smarrito.
Stiamo andando verso una nuova era e di questo ormai ne sono pienamente convinto, l’avverto nel mio essere.
La nuova epoca sarà sicuramente più armonica e piena di luce nel nostro mondo.
Il mondo non può essere quello che stiamo percependo in quest’epoca piena di cattiveria e di paura.
Stiamo vivendo una Bugia, e la b maiuscola non è messa casualmente.
Pensateci bene, tutti i giorni ci svegliamo nella stessa stanza e percorriamo la stessa strada, andiamo al lavoro, portiamo a scuola i nostri bimbi, vivendo lo stesso giorno di ieri.
Parlando con i miei nonni o con mio padre una volta non era così e ogni giorno era diverso e offriva molte più strade.
La vita era diversa e le intere giornate sembravano non avere fine, tuttavia qualcosa durante il tragitto è cambiato e molto.
Pensateci bene, i nostri giorni sono programmati.
Da bambini volevamo diventare grandi, adulti, volevamo essere liberi giusto?
E questa la chiamate libertà?
Siamo realmente liberi, ve lo siete mai chiesto?

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A 6 anni si incomincia ad andare a scuola, scoprendo così il mondo attraverso i libri di testo. Pensateci, si passano anni seduti su un banco di scuola ripetendo in maniera meccanica tutto quello che ci viene detto…
Ci mettono in competizione tra di noi a scuola, classificandoci come dei vestiti belli o brutti, bravi o meno bravi…
Non viene data un ‘educazione tale da farci emergere come individui, ma per far si che diventiamo tutti uguali, renderci sufficentemente bravi per fare un lavoro ma non abbastanza per domandare il perchè lo svolgiamo.
E cosi lavoriamo, lavoriamo sempre, che non rimane il tempo per vivere la vita per la quale lavoriamo…
Fino al giorno in cui si invecchia e quindi diventiamo improduttivi per il sistema..ed è proprio in questo momento che ci lasciano morire.

Ma non è finita qui perchè i nostri figli prendono il nostro posto nella scacchiera della vita.
Pensateci bene, il percorso della vita sembra unico per ognuno di noi, ma se pensiamo in collettivo non siamo altro che combustibile che alimenta il Sistema che si nasconde dietro l’etichette delle multinazionali, ricordate la pila che mostra Morpheus a Neo in Matrix?
Noi siamo la risorsa del Sistema, l’energia che alimenta questo maledetto Sistema.
Pensateci bene, siamo a noi a costruire le sue città, facciamo funzionare i suoi macchinari e siamo sempre noi a combattere le sue guerre!

Ormai l’abbiamo capito, quello che interessa al Sistema non è il denaro, ma il potere!!
Il denaro per il quale tutti noi ci battiamo ogni giorno per sopravvivere è solo il loro strumento che usano per controllarci.
Un giorno loro ci diedero il denaro ed in cambio noi gli abbiamo consegnato il mondo.
Quando ci renderemo davvero conto che il denaro non si può mangiare e che in realtà non ha nessunissimo valore?
Dobbiamo renderci conto che siamo sull’orlo del collasso globale.
Pensateci bene, le guerre di oggi e del domani non avranno nessun vincitore, perchè la violenza non sarà mai la risposta e distruggerà tutte le possibili soluzioni.
Quando parliamo tra amici delle nostre aspirzioni, delle nostre passioni..beh scoprirete che i nostri desideri o sogni, non sono tanto diversi.
Tutti noi vogliamo la stessa cosa, stare bene, la felicità!!
Stiamo distruggendo il nostro mondo, alla ricerca di quella felicità che possiamo trovare solo dentro di noi e non la fuori.
Pensateci bene, quando guardate la TV e vedete quegli stati molto poveri, come in Africa o in America Latina, le facce sorridenti dei bimbi che vivono in miseria in confronto a noi..be nonostante tutto loro sono i più felici.
Pensateci bene, siamo veramente felici con il nostro smartphone nuovo, una casa di lusso ed una super automobile?
Ci siamo tutti scollegati dalla vita come andrebbe vissuta. Siamo tutti in rete e adoriamo gente che non conosciamo personalmente a livello umano.
Pensateci bene, assistiamo ad eventi straordinari sugli schermi dei nostri smart-TV, su i nostri iPhone e diventa ordinario tutto il resto…
Dentro di noi speriamo sempre che qualcuno ci porti dei cambiamenti mentre il vero cambiamento deve avvenire dentro di noi.
Le elezioni in qualsiasi stato del mondo potrebbero avvenire solo lanciando una monetina, sono sempre le due facce della stessa medaglia.
Andiamo alle elezioni riponendo le nostre speranze, sognando, illudendoci di scegliere di cambiare.
Ma non cambia mai nulla, tutto rimane sempre uguale…
Pensateci bene, la gente non si rende conto che che la politica non serve più il popolo, ma coloro che li finanziano per arrivare lassù, al potere!!

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Possiamo continuare in questo modo? Possiamo continuare a distruggere il pianeta e noi stessi?
Beh credo proprio di no.
Dobbiamo risvegliarci e capire che in questo momento siamo in caduta libera..
Pensateci bene, ormai abbiamo solo gli schermi dei tablet, dei PC, degli smartphone e per questo non vediamo dove andiamo.
Il presente è solo il risultato dei nostri passi. Siamo il risultato di tutti quelli che sono venuti prima di noi.
Dobbiamo smetterla di aspettare il cambiamento dobbiamo convertirci, dobbiamo essere il nostro cambiamento che vogliamo diventare.
La razza umana è qui per lavorare per un futuro diverso.
E’ il nostro turno adesso, siamo al bivio. Dobbiamo decidere se continuare sulla stessa strada che ci ha portato qui e che tanti hanno già percorso o cercare nuovi sentieri.
La vita non è un film, il copione non è stato ancora scritto.
Pensateci bene…

Fonte tratta dal sito .

fonte: http://wwwblogdicristian.blogspot.it/

giovedì

il segreto di Renaissance, misteriosi matematici miliardari

Renaissance Technologies, uno dei più prestigiosi hedge fund del mondo, ha guadagnato (e continua a farlo) montagne di soldi in Borsa grazie ad un algoritmo. La Renaissance è considerata la più grande macchina da soldi nella storia della finanza. Il segreto del successo del suo fondo, Medallion, risiederebbe in un codice di programmazione, «accompagnato da tanta omertà e da un serrato isolamento dei suoi impiegati dal mondo esterno», scrive “Money.it”. A nord di New York, in una cittadina isolata che prende il nome di East Setauket, la sede di Renaissance Technologies è completamente blindata e le telecamere sono ovunque. Dirigenti e dipendenti dell’hedge fund abitano tutti nei dintorni, in ville lussuose circondate da parchi così grandi da impedirne completamente la visione dalla strada. «Si tratta di una sorta di club privato: vivono tutti vicini e custodiscono insieme un segreto che li rende sempre più ricchi, giorno dopo giorno». La Renaissance è stata fondata negli anni ‘80 da James Simons, matematico di fama mondiale, già analista strategico della Nsa, cuore dell’intelligence Usa. «Fin dall’inizio, invece di preferire collaboratori che provenissero dal mondo della finanza, Simons ha optato per colleghi appartenenti al settore scientifico, tra cui 6/7 informatici che stavano lavorando al progetto Watsons, il programma di intelligenza artificiale di Ibm».
Grazie alle conoscenze di matematici e informatici di alto livello, Renaissance Technologies è diventato un colosso finanziario senza uguali al mondo: fa molto meglio di personaggi come Ray Dalio e George Soros, con un patrimonio (nel 2015) di oltre 60 James Simonsmiliardi di dollari. L’importanza della Renaissance è confermata dalla giornalista Katherine Burton, di “Bloomberg”, tra le pochissime voci a far luce sulla realtà di questo hedge fund. Il funzionamento dei loro sistemi dipenderebbe da un algoritmo che sarebbe «tra i segreti meglio celati al mondo». Una setta esoterica di matematici pitagorici, hanno definito i misteriosi “uomini d’oro” della Renaissance: «Nessuno lascia quel posto di lavoro: per tenersi stretti i dipendenti è stato creato un fondo ad hoc a loro riservato». Da quando è nato, il fondo Medallion ha guadagnato in media il 40% l’anno. «Chi all’inizio ha investito 1.000 dollari, ora si ritrova in tasca circa 14 milioni». Il famoso “algoritmo misterioso” sfrutterebbe il “machine learning”, «una branca dell’intelligenza artificiale che affida ai computer la capacità di imparare da soli, senza il bisogno che siano programmati esplicitamente».
Robert Mercer, che ha sostituito Simons alla guida del fondo, è un noto esponente dell’estrema destra americana. «Ha investito 11 milioni di dollari nel giornale online “Breitbart” ed è il fautore dell’applicazione del machine learning all’interno delle campagne elettorali», scrive “Money.it”. «Il banco di prova sono state le elezioni Usa nel 2016: non riusciamo ad immaginare quanti soldi abbia guadagnato Renaissance Technologies con l’“inaspettata” vittoria di Donald Trump». Senz’altro c’è di mezzo la fisica quantistica, il cui lontano antenato è probabilmente la proto-scienza alchemica, arte di cui era un maestro lo stesso Isaac Newton. Lo stesso nome, “Tecnologie del Rinascimento”, sembra amiccare al periodo di massima fioritura dell’esoterismo rosacrociano, ipotizza una ricercatrice indipendente come Lara Pavanetto. «La cosa che più di ogni altra sbalordisce, della Renaissance, è che non ne parla mai nessuno: è ricchissima e potentissima, ma sostanzialmente invisibile, Robert Mercerinaccesibile ai media, lontanissima dal mondo dell’informazione finanziaria che invece, ogni giorno, dà conto delle imprese di Dalio, Soros e colleghi».
Il fondo Medallion, scrive Pavanetto nel suo blog, è uno dei grandi misteri della finanza: secondo la leggenda, sarebbe nato da un investimento iniziale di appena 1000 dollari. «Gli investitori sono i dipendenti stessi della società, che gestisce altri tre fondi aperti a investitori istituzionali per un totale di 25 miliardi di dollari». La Renaissance Technologies è stata fondata dal matematico Jim Simons nel 1982. Simons è stato a capo del dipartimento di matematica dell’università di Stony Brook e professore anche al Mit e ad Harvard. Un’inchiesta di “Bloomberg” ha cercato di far luce su questa misteriosa entità, scoprendo che la società «è un avanzatissimo laboratorio di matematica, con computer, complesse basi statistiche e un esercito di laureati votati alla sistematica ricerca di anomalie sui vari mercati». Molti uomini della società “invisibile” sono acquartierati a sessanta miglia da Wall Street, vicino a Long Island. Palazzi da milioni di dollari, in un villaggio chiamato Old Field. «Gli abitanti del posto hanno però dato un altro nome a questo territorio: la Riviera del Rinascimento. Questo perché i più ricchi residenti della zona sono scienziati, e lavorano per Renaissance Technologies, con sede nella vicina East Setauket».
Questi scienziati, per lo più matematici, «sono i creatori e sorveglianti del fondo più grande del mondo: Medallion», che ha circa 300 dipendenti, il 90% dei quali laureati in matematica. «Renaissance è la versione commerciale del Progetto Manhattan», spiega Andrew Lo, professore di finanza alla Sloan School of Management del Mit e presidente di AlphaSimplex, una società di “ricerca quantitativa”. Andrew Lo lavora per Jim Simons, per riunire tanti scienziati a caccia di profitti economici: «Questi matematici sono l’apice dell’investimento “Quant”. Nessun altro vi è nemmeno lontanamente vicino». Tutti hanno sentito parlare della Renaissance, ma quasi nessuno sa ciò che accade all’interno: «Ricordano i pitagorici, cioè una setta filosofica di matematici». Quasi nulla si sa di questo piccolo gruppo di scienziati, «il cui vasto patrimonio influenza sempre di più la politica degli Stati Uniti», scrive Pavanetto. Proprietari e dirigenti evitano le interviste. Il loro sembra un sistema unico al mondo, «per il genio e l’eccentricità della sua dirigenza». Esempio: «Peter Brown, uno dei boss, di solito Peter Browndorme su un letto nel suo ufficio. Il suo omologo, Robert Mercer, raramente parla. I due sono laureati in matematica e teorici della famosa “teoria delle stringhe”».
Il mistero dei misteri? «E’ il modo in cui Medallion è riuscito a garantire rendimenti annuali di quasi l’80 per cento in un anno, al lordo delle commissioni». La spiegazione? I computer di Renaissance “pensano”, oltre a fare calcoli. Gli uomini Renaissance hanno più dati e meglio organizzati. Dispongono di più indizi su cui basare le loro previsioni e vantano modelli migliori per l’allocazione del capitale. Prestano molta attenzione al costo dei vari trade e di come il trading si muova sui mercati. «Molti di questi scienziati sono partiti dalla Ibm nel lontano 1980, dove hanno usato l’analisi statistica per affrontare le sfide più scoraggianti all’epoca pionieristica dei computer». Tuttavia, aggiunge Pavanetto, non è chiaro come sia possibile che nessuna informazione sia mai trapelata, in un mondo come quello dell’alta finanza, dove molti modelli sono simili e i dipendenti migrano da un hedge fund all’altro, dalla Goldman Sachs alla Jp Morgan. Invece da Renaissence non se ne è andato mai nessuno, o se qualcuno l’ha fatto è rimasto muto come una tomba. Non c’è fuga di segreti perché, davvero, a guadagnarci sono solo i dipendenti?
Se così fosse, secondo Lara Pavanetto si paleserebbe un mistero ancora più grande: «Il modello avrebbe forti dosi di componenti deterministiche e le ottimizzazioni stocastiche interverrebbero solo nella parte residuale di un ipotetico “decision tree”, il che violerebbe il principio della aleatorietà dei mercati». Come dire che alla Reinassence sarebbero in possesso della legge deterministica dei mercati. «Un cosa che somiglierebbe molto alla “pietra filosofale”, tenendo conto che tale modello sarebbe stato concepito in un’epoca in cui le capacita computazionali erano un’infinitesimo di quanto lo sono oggi». Pochi sanno che James Simons, il fondatore di Reinassence, all’inizio della sua carriera fu un crittografo, sottolinea Pavanetto. Simons lavorò per la difesa degli Stati Uniti prima di essere licenziato, apparentemente, per il suo dissenso (a mezzo stampa) sulla Guerra del Vietnam. «Fece i suoi soldi inizialmente tramite un investimento in Colombia, e poi con il fondo Limroy, un precursore del fondo Medallion. Ha sempre reclutato personale che non ha mai lavorato a Wall Street. I suoi investitori Edmundo Esquenaziinizialmente furono gente come Jimmy Meyer, uno dei più vecchi amici di Simons, e Edmundo Esquenazi, uomo d’affari di origine ebraica che fondò società emblematiche come Pavco, Mexichem Resinas Colombia (ex Petco) e Propilco».
Ma il nome di Simons, continua Pavanetto, sarebbe anche legato all’affare Madoff, la truffa dello schema Ponzi (il cui nome viene da quello di un immigrato italiano che, agli inizi del Novecento, per primo lo mise in atto su grande scala). Il gioco: promettere agli investitori alti guadagni ma in modo fraudolendo, cioè pagando coi soldi dei nuovi investitori gli interessimaturati dai vecchi investitori. «La truffa consisteva nel fatto che Madoff versava l’ammontare degli interessi pagandoli con il capitale dei nuovi clienti. Il sistema saltò nel momento in cui i rimborsi richiesti superarono i nuovi investimenti». Nell’ultimo periodo le richieste di disinvestimento avevano raggiunto i 7 miliardi di dollari, al punto che Madoff non fu più in grado di onorare la remunerazione degli interessi promessi. Attenzione: «La dimensione della truffa messa in piedi da Madoff è almeno tre volte più grande dell’ammanco causato dal crac Parmalat». Dopo averli ascoltati, la Sec (autorità di vigilanza finanziaria) ha poi deciso di non procedere contro molti “senior partners” della Reinassence come Paul Broder, Henry Laufer, Nat Simons (figlio Scott Christiansondi Jim), Jimmy Meyer e vari “portfolio managers” del Meritage Fund, “gemello” di RenTech, uno dei fondi Reinassence.
«Ciò che sorprende di più – scrive Pavanetto – è che la Renaissance Technologies non ha mai fatto cenno alla Sec», anche se Jimmy Meyer era «uno dei più vecchi amici di Jim Simons». Altra stranezza, infine: le strane morti attorno al mondo Reinassance. Due dei quattro figli dello stesso Jim Simons perdono la vita prematuramente Paul Simons muore nel 1996 investito da un’auto e suo fratello Nicholas annega nel 2003 nelle acque di Bali. Tre anni dopo, nel 2006, Alexander Astashkevich, impiegato (russo) di RenTech, uccide se stesso e sua moglie. Nel 2014 viene trovato impiccato William Broeksmit, un dipendente della Deutsche Bank che gestiva le opzioni di paniere di RenTech oggetto dell’investigazione americana Irs. «Le e-mail di Broeskmits che spiegavano l’uso del commercio da parte di RenTech sono state fornite agli investigatori statunitensi prima della sua morte», scrive Pavanetto, che cita anche l’ultima delle “strane morti”, quella di Scott Christianson, avvocato e giornalista, deceduto il 14 maggio 2017 “cadendo dalla scala di casa” doppo aver pubblicato, con il collega Greg Gordon, «un’indagine approfondita sui legami tra il presidente Donald Trump e il magnate dell’hedge fund Medallion Robert Mercer».

fonte: http://www.libreidee.org/