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River Phoenix


River Jude Phoenix, nato River Jude Bottom, è stato un attore e musicista statunitense.
Fratello maggiore degli attori Rain Phoenix, Joaquin Phoenix, Liberty Phoenix e Summer Phoenix, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta fu considerato dalla critica fra i più promettenti della sua generazione, tanto da essere inserito da John Willis nella lista delle dodici promesse del cinema del 1986. Iniziò la sua carriera a soli dieci anni recitando in spot pubblicitari e divenne famoso interpretando pellicole come Stand by me - Ricordo di un'estate, Indiana Jones e l'ultima crociata passando ben presto a ruoli adulti come Belli e dannati, per il quale vinse la Coppa Volpi come migliore attore e un Independent Spirit Award. Nel 1989 venne nominato per il premio Oscar come miglior attore non protagonista per Vivere in fuga e per lo stesso film al Golden Globe. Per le sue prime interpretazioni vinse invece tre Young Artist Award. La sua brillante carriera fu tragicamente stroncata dalla prematura morte, avvenuta nella mattina di Halloween del 1993, a soli ventitré anni, in seguito ad un'overdose di Speedball (un cocktail di droghe composto da eroina e cocaina). River è stato un attivista per i diritti degli animali e dell'ambiente. È stato un portavoce per la PETA e ha vinto il premio umanitario dell'organizzazione nel 1992 per i suoi sforzi nelle raccolte fondi. Fu amico di importanti personalità come il bassista Flea, il cantante Michael Stipe e l'attore Keanu Reeves, oltre ad aver stretto vari sodalizi professionali con registi come Gus Van Sant.

I primi anni

Il padre John Bottom è un carpentiere di origine californiana. La madre Arlyn Dunetz è una segretaria nata nel Bronx, New York, da genitori ebrei ortodossi di origine russa e ungherese, in un'intervista a People Phoenix descrisse i suoi genitori come hippie. I due si conobbero alla fine degli anni sessanta e si sposarono un anno dopo, il 13 settembre 1969. nel 1973 si uniscono alla setta dei Bambini di Dio, diventano missionari e iniziano a viaggiare attraverso il Sud America (infatti Joaquin nacque a Porto Rico e Liberty in Venezuela), per tornare negli Stati Uniti solo nel 1978. Il leader spirituale della setta era Moses Berg, un uomo conosciuto dalle autorità per aver abusato delle sue due figlie. Il padre di River era l’arcivescovo vale a dire un gradino sotto il leader maximo. Nel 1991 dichiarerà alla rivista Details, di aver perso la verginità a quattro anni e di aver subito violenze sessuali fino a otto quando i genitori dopo aver litigato con Berg si trasferirono in Venezuela. Secondo il regista di Dark Blood, Phoenix gli avrebbe rivelato che la madre avrebbe violentato altri giovani della setta e Phoenix stesso, l'attore comincio anche a bere in tenera eta per fare compagnia al padre alcolizzato. Di lì a poco cambieranno ufficialmente il cognome di famiglia in Phoenix, il 2 aprile 1979, in riferimento all'araba fenice, l'animale mitologico che rinasce dalle proprie ceneri.
Il primogenito della coppia vede la luce a Metolius, Oregon, cinque miglia a sud di Madras. I genitori gli impongono il nome di River (fiume), ispirandosi al fiume della vita del romanzo Siddharta di Herman Hesse. Il secondo nome, Jude, deriva invece dalla canzone dei Beatles, Hey Jude. Mentre girano per l'America John e Arlyn avranno altri quattro figli: Rain (nata in Texas), Joaquin (nato a Porto Rico), Summer (nata in Florida) e Liberty (nata in Venezuela), quasi tutti poi entrati nel mondo del cinema sulla scia del fratello maggiore. Joaquin, che inizia la carriera con il nomignolo di Leaf, è il più affermato dopo la morte di River. River cresce in povertà, abituato con la sorella Rain a suonare per strada per racimolare qualche soldo per la famiglia, fino all'incontro con il cinema dopo il ritorno negli Stati Uniti in Florida. Arlyn e John incominciarono piano piano ad allontanarsi dalla setta di Berg, temendo che il culto si stesse muovendo in una direzione negativa. L'intera famiglia Phoenix abbracciò quindi il veganismo, incoraggiata da River e Joaquin, che avevano assistito ai metodi dei pescatori locali mentre uccidevano le loro catture.

La carriera

Negli Stati Uniti, a Los Angeles, la madre cominciò a lavorare come segretaria per l'emittente NBC e il padre come architetto di esterni. In ristrettezze economiche, i figli dei Phoenix cominciarono ad esibirsi in strada e in varie competizioni a Hollywood, dove vennero notati dalla talent scout Iris Burton che affascinato dalla famiglia accettò di assumere tutti i cinque figli Phoenix. Parteciparono ad una selezione di casting cinematografico e furono scritturati dalla regista Penny Marshall per la Paramount, River e Rain parteciparono subito ad uno show chiamato Fantasy. River esordirà nel 1982 nella serie televisiva statunitense Sette spose per sette fratelli, dove viene scritturato anche il fratello Joaquin. River interpretò il fratello più giovane, Guthrie McFadden. River in quell'occasione arrivò alle audizioni con la sua chitarra, prontamente fece irruzione con una convincente interpretazione di Elvis Presley che lasciò affascinato il produttore dello show. River trovò un nuovo ruolo nel 1984 nel telefilm Celebrity, dove interpretò la parte di giovani Jeffie Crawford. Anche se rimase sullo schermo solo per circa dieci minuti, il suo personaggio era un ruolo centrale. Ha anche interpretato il ruolo di Robert Kennedy figlio, Robert Kennedy, Jr. nel telefilm Robert Kennedy & His Times.
Successivamente lavora in Sopravvissuti, girato per la televisione nel 1985, nella parte del fratello di Rick (Zach Galligan) e Explorers di Joe Dante, interpretandovi Wolfgang Müller, piccolo scienziato che insieme a due compagni costruisce un'astronave per entrare in contatto con gli esseri alieni che affascinano e ossessionano particolarmente l'amico Ben (un giovanissimo Ethan Hawke). Rilasciato nel 1985, questo era primo grande ruolo cinematografico di River. Nel 1986, River fu co-protagonista nel film per la televisione Circle of Violence: A Family Drama, girato prima di raggiungere la celebrità cinematografica. Sempre nel 1986 River Phoenix rende due intense interpretazioni. Viene scelto da Peter Weir per Mosquito Coast in coppia con Harrison Ford e Helen Mirren in un ruolo, quello di Charlie, che sembra richiamare la sua stessa vicenda umana dei primi anni. Ma della carriera adolescenziale è particolarmente nota la prova resa in Stand by me - Ricordo di un'estate, del regista Rob Reiner su soggetto di Stephen King. È il ruolo di Chris Chambers, adolescente difficile eppure con una grande maturità di fondo e potenzialità represse dalla sola cattiva fama.
Seguono due ulteriori ottime prove: Nikita - Spie senza volto di Richard Benjamin e Vivere in fuga di Sidney Lumet, entrambi del 1988. Per la seconda pellicola River riceve la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Durante questo periodo, la famiglia Phoenix continuò a muoversi in maniera regolare trasferendosi oltre quaranta volte da quando River aveva 18 anni. Dopo aver completato il suo sesto film, Vivere in fuga la famiglia fatto il loro ultimo trasferimento a Micanopy, in Florida. Successivamente la sua carriera alternerà film di rilievo modesto (Le ragazze di Jimmy di William Richert, 1988), altri popolari (Indiana Jones e l'ultima crociata di Steven Spielberg, 1989 con Harrison Ford e Sean Connery; Ti amerò... fino ad ammazzarti di Lawrence Kasdan, 1990 dove lavora per la prima volta con Keanu Reeves) e puntate nel cinema indipendente, specialmente di Gus Van Sant. La sua interpretazione più famosa resta infatti quella resa in età già adulta in un film di questo regista: Belli e dannati, del 1991 (titolo originale: "My Own Private Idaho"), girato insieme all'amico Keanu Reeves. Il ruolo del prostituto drogato e narcolettico Mike Waters gli vale la Coppa Volpi al Festival del cinema di Venezia. Il periodo successivo è però segnato dai problemi di droga che lo condurranno alla morte improvvisa nel giro di due anni. Phoenix comincio a fare uso di marijuana, cocaina ed eroina con alcuni amici. Inoltre Phoenix aveva sempre cercato di nascondere le sue dipendenze poiché temeva che potessero rovinagli la carriera. Di quest'ultimo scampolo di carriera River Phoenix lascia quattro pellicole: Dogfight di Nancy Savoca (1991), I signori della truffa di Phil Alden Robinson (1992) con Robert Redford, Quella cosa chiamata amore di Peter Bogdanovich (1993) con Sandra Bullock e con Samantha Mathis che sarebbe poi diventata la sua fidanzata, il western Silent Tongue di Sam Shepard (1994, postumo), più l'incompiuto Dark blood di George Sluizer.
Oltre alla carriera da attore, River tentò anche la strada della musica. Phoenix è stato un cantante, cantautore e un chitarrista compiuto. Cominciò a suonare la chitarra da autodidatta all'età di cinque anni. Phoenix ed i suoi fratelli avevano cercato di forgiare una carriera nella musica suonando cover per le strade del quartiere Westwood di Los Angeles, spesso mosso dalla polizia a causa della raccolta folla che ostruiva i marciapiedi.  Nel 1987 River incontrò Chris Blackwell della Island Records e formò la sua band chiamata Aleka's Attic di cui faceva parte anche la sorella Rain. Nel 1991 il gruppo scrive il brano "Too Many Colors" che è stato prestato alla colonna sonora di Belli e Dannati film in cui River aveva un ruolo da protagonista. River aveva collaborato anche con l'amico John Frusciante, dopo la sua prima partenza da Red Hot Chili Peppers.

La morte

La notte tra il 30 ed il 31 ottobre 1993 River si trovava al Viper Room, un club in parte di proprietà di Johnny Depp nel quale stava suonando con il suo gruppo, gli Aleka's Attic. River era tornato a Los Angeles all'inizio di quella settimana dallo Utah per completare le tre settimane di riprese di Dark Blood. Depp era presente quella sera nel locale, così come il fratello Joaquin, la fidanzata Samantha Mathis, il bassista e l'ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante, ed il cantante degli Slipknot Corey Taylor, tutti amici da tempo di Phoenix. Dopo essere stato visto a colloquio con alcuni spacciatori nel bagno, River uscì dal locale in condizioni preoccupanti (dopo di che John, dopo i primi sintomi, gli diede tre valium che River prese senza acqua) mentre Flea e Depp stavano suonando sul palco; i due si precipitarono fuori, ma nessuno inizialmente chiamò il pronto intervento, anzi fu detto ai buttafuori che si trattava solo di un malessere passeggero. Quando il fratello Joaquin si rese conto della gravità della situazione vedendo River in preda a convulsioni chiamò il numero di soccorso pubblico 911.
I soccorsi però non arrivarono in tempo: quando un'ambulanza giunse sul luogo, River era già morto sul marciapiede. La corsa al Cedars-Sinai Medical Center e i tentativi di rianimazione furono inutili (compreso l'inserimento di un pacemaker) e River Phoenix fu dichiarato morto alle 1:51. L'autopsia rivelò in seguito un'overdose di eroina e cocaina, sotto forma di speedball, oltre a tracce di cannabis, valium ed un anti-influenzale per il quale non era necessaria la ricetta medica. Tuttavia sul suo corpo non furono ritrovati segni di aghi e di alcool visto che l'attore aveva bevuto solamente acqua durante tutta la serata. La telefonata di Joaquin al 911 fu registrata e ritrasmessa da varie trasmissioni radio e tv. A seguito del decesso di River e dell'atteggiamento invasivo e irrispettoso dei media nella sua vita privata, Joaquin si allontanò da Hollywood per la seconda volta.
La morte di un personaggio così talentuoso colpì l'opinione pubblica a fondo, soprattutto considerato che prima di allora River non aveva la fama di far uso di droghe. La fine della folgorante carriera di River Phoenix è stata inserita in numerose opere negli anni a seguire, come l'album Monster, dei R.E.M. interamente dedicato a lui, o la canzone Transcending, dall'album One Hot Minute, dei Red Hot Chili Peppers. Omar Pedrini, chitarrista dei Timoria, gli ha dedicato "River (My Own Private Idaho)" dal suo album solista "Beatnik", del 1996, oltre che citarlo nel testo della canzone "Intro" tratta dall'album dei Timoria "2020 Speedball", del 1995. Sempre Michael Stipe dei R.E.M. gli dedicò la canzone E-Bow the Letter dall'album New Adventures in Hi-Fi del 1996. Kurt Cobain gli dedicò la composizione Jesus Doesn't Want Me for a Sunbeam nel 1993.
Nonostante la famiglia, i genitori in particolare, abbiano sempre cercato di negare la tossicodipendenza del figlio che ne ha causato la morte, la cosa era notoria per gli addetti ai lavori. Come confermato da Corey Feldman, uno degli interpreti del film Stand by Me - Ricordo di un'estate, egli stesso e Phoenix facero uso di droghe durante la lavorazione del film. Inoltre durante il Toronto film festival nel settembre del 1991 Phoenix salì sul palco comportandosi in modo strano, parlò in modo incomprensibile al punto che la publicista Lisa Hertz dichiarò "Sembrava completamente strafatto".

Ruoli mancati

La tragica ed improvvisa scomparsa di River non gli permise di interpretare diversi ruoli per i quali era già stato scritturato: il giornalista Daniel Malloy in Intervista col vampiro di Neil Jordan (1994), che sarà poi interpretato da Christian Slater; Arthur Rimbaud in Poeti dall'inferno (1995) e Jim Carroll in Ritorno dal nulla (1995) (entrambe le parti andranno poi a Leonardo DiCaprio). Inoltre , il regista Gus Van Sant aveva intenzione di girare all'inizio degli anni novanta un film biografico su Harvey Milk, film in cui River avrebbe dovuto interpretare l'attivista Cleve Jones da giovane. Il progetto comunque entrò in fase di produzione solo nel 2007 e il suo ruolo fu affidato a Emile Hirsch. Stando ad alcune voci era previsto un film biografico su Andy Warhol in cui River avrebbe appunto dovuto interpretare il controverso artista, ma il film prese altre direzioni.

fonte: Wikipedia

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