sabato

Monte dei Paschi, la Rosa Rossa e "la chiave del tempo"







Fin dal settembre del 2010, ben due anni prima che la procura di Siena fosse allertata, Bankitalia sapeva che Mps stava nascondendo una perdita di centinaia di milioni di euro verso Deutsche Bank, generata dal derivato Santorini. Lo dimostrerebbe un report ispettivo di via Nazionale.  Secondo Bloomberg, il report mostra come gli ispettori di Bankitalia fossero consapevoli che una complessa operazione strutturata in Btp imbastita nel 2008 con Deutsche Bank servisse a Mps per neutralizzare una perdita da 371 milioni prodotta dal derivato Santorini, che conteneva a sua volta strumenti derivati sul titolo Intesa Sanpaolo. Governatore di Bankitalia al tempo era Mario Draghi. Nella cronologia dedicata agli interventi di vigilanza in Mps, Bankitalia ha affermato che l'ispezione del 2010 non rilevò niente circa Santorini che richiedesse di allertare la magistratura o imponesse sanzioni.
Ora, nel giugno del 2010, precisamente venerdì 18 giugno, fu presentato  a Siena nella splendida cornice di Rocca Salimbeni, il libro della scrittrice americana Anne Fortier “La Chiave del Tempo”, edito da Sperling & Kupfer. L’evento fu organizzato da Banca Monte dei Paschi in collaborazione con la casa editrice. La copertina del libro la potete vedere più sopra, direi che parla.
Ora veniamo alla trama del libro:
Siena, oggi. Alla morte di zia Rose, Julie Jacobs riceve in eredità una piccola chiave e una lettera: "Vai a Siena. Questa è la chiave di una cassetta di sicurezza. Tua madre l'aveva in tasca quando è morta". Julie lascia gli Stati Uniti e parte per l'Italia, seguendo l'enigmatico filo che la zia le ha consegnato con quelle parole. Quando apre la cassetta di sicurezza, però, il mistero non si dipana affatto: quello che trova è un vecchio cofanetto consunto, al cui interno la madre ha nascosto un taccuino pieno di disegni, un albero genealogico, una logora copia della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, un crocefisso d'argento e alcuni testi antichi che riportano la cronaca di una vicenda realmente accaduta a Siena sette secoli prima’.
La trama del romanzo letta alla luce di quanto scritto più sopra è impressionante. Tra l’altro la frase ‘Alla morte di zia Rose’, mi ha ricordato una famosa quanto significativa canzone di Rino Gaetano ‘Al compleanno di zia Rosina’ nella quale Rino canta ‘vedo già la mia salma portata a spalle da gente che bestemmia che ce l'ha con me’.
Ricordiamo che David Rossi era responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi dal 2006, fu lui a scegliere la canzone di Rino Gaetano ‘Il cielo è sempre più blu’ per la pubblicità televisiva del Monte dei Paschi. E grazie al libro dell’avvocato Bruno Mautone ‘Chi ha ucciso Rino Gaetano’, sappiamo che quella scelta non fu un caso.
Ricordiamo che il povero David Rossi è ‘volato’ giù dal suo ufficio di Rocca Salimbeni.

fonte: http://larapavanetto.blogspot.com/

martedì

il naufragio del piroscafo Sirio, il Titanic del Mediterraneo


Il 4 di agosto del 1906 il piroscafo Sirio, salpato da Genova due giorni prima, naufragò al largo della costa spagnola, nei pressi della Catalogna. Furono centinaia i cadaveri ripescati dalle acque e, successivamente, allineati sulla spiaggia. Quanti furono i morti non fu mai accertato. Quello che sapevano, e sappiamo, è che la maggioranza dei cadaveri erano di nazionalità italiana. Erano emigranti in viaggio per il Sud America.
La Sirio fu costruita a Glasgow, Scozia, ed inaugurata nel 1883. La nave aveva due fumaioli alti e sottili e tre alberi a goletta, imbarcazione a vela fornita di bompresso e due alberi leggermente inclinati verso poppa ed armati da vele.
La nave lasciò il porto di Glasgow il 19 giugno del 1883 e giunse a Genova il 27 giugno dello stesso anno. Ripartì il 15 luglio con destinazione Plata, in Argentina. Il piroscafo Sirio ero utilizzato per trasportare gli emigranti in Sud America.


Per il suo ultimo viaggio la nave salpò da Genova il 2 agosto del 1906 sulla rotta transatlantica per il Brasile, l'Uruguay e l'Argentina. Le stime parlarono di una nave quasi a pieno carico con 1200 passeggeri. Un centinaio di loro erano alloggiati nelle lussuose cabine di prima e seconda classe. La restante umanità era stipata nelle camerate di terza classe. In maggioranza si trattava di uomini tra i 16 ed i 30 anni, ma erano presenti anche intere famiglie con molti bambini. Provenivano da tutte le regioni d'Italia; in prevalenza dal Piemonte, Veneto, Sicilia e Campania. Un campione perfetto dell'emigrazione italiana di fine ottocento ed inizio novecento. La Sirio proseguì il suo viaggio della speranza passando di fronte a Capo Palos, sulla costa mediterranea della Spagna, il 4 di agosto. In quel punto il promontorio si prolunga sott'acqua per riemergere poco oltre a formare le piccole isole Hormigas. La profondità dell'acqua può essere molto bassa, arrivando in alcune zone dette Bassi ad appena 3 o 4 metri. Le rotte dell'epoca giravano all'esterno delle isole per evitare il pericolo di questi cosiddetti Bassi. Quel pomeriggio d'agosto del 1906 la nave, navigando a tutta forza, si incagliò vicino a Capo Palos poiché manteneva una rotta troppo rasente alla riva. La prora fu vista innalzarsi dall'acqua a causa dell'elevata velocità. Il comandante della nave francese Maria Louise, che assistette all'infausto evento, partecipando successivamente alle operazioni di salvataggio, raccontò il naufragio con le seguenti parole: «Vidi passare il piroscafo italiano Sirio che navigava a tutto vapore. Facevo notare il suo passaggio al collega di bordo quando osservai che esso si era improvvisamente fermato...Vidi la prua alzarsi, inabissando la poppa. Non vi era più alcun dubbio: il Sirio aveva avuto un urto. Subito feci dirigere il Marie Louise verso il Sirio. Udimmo allora una violenta esplosione: le caldaie erano scoppiate. Poco dopo vedemmo dei cadaveri sulle onde, nello stesso tempo delle grida disperate che chiamavano soccorso giungevano alle nostre orecchie».


I sopravvissuti racconteranno in seguito di famiglie intere che si gettavano in acqua senza saper nuotare. Una cantante lirica implorava un'arma da fuoco per suicidarsi ed un arcivescovo benediceva le vittime, in piedi sul relitto, prima di divenire anch'egli un cadavere nel mare di Capo Palos. Le lance di salvataggio furono messe fuori servizio dall'impatto. Secondo la testimonianza dell'ingegner Maggi, passeggero della nave Sirio, l'acqua entrò nelle cabine di prima classe, poi invase il corridoio di destra ed infine lo spazio attorno al boccaporto di poppa e il corridoio a destra della sala macchine. In quel luogo della nave si trovavano numerose donne con bambini che rimasero incastrati senza poter uscire. Il personale di bordo gettò una zattera in mare allontanandosi dalla nave insieme al terzo ufficiale. Rimasero a bordo solo gli ufficiali che persero quasi subito il controllo della situazione. Le cronache della tragedia destarono in Italia grande commozione. Il Corriere della Sera scrisse: «il primo senso di stupore degenerò in un batter d'occhio in un folle panico, producendo una confusione indescrivibile. I passeggeri, correndo all'impazzata e gridando disperatamente, rendevano impossibile l'opera di salvataggio.»

La stampa anglosassone raccontò di scene di feroce lotta per la sopravvivenza: naufraghi che si disputavano con coltelli e bastoni i pochi salvagenti. Gli stessi giornalisti riportano la notizia che alcuni naufraghi furono ricacciati in mare dalle scialuppe di salvataggio cui stavano cercando disperatamente di aggrapparsi. 
Le prime notizie diedero la visione di un comandante imbelle, che si suicidò appena si rese conto del disastro. La stampa anglosassone non perse occasione di dipingere gli emigranti italiani come potenziali delinquenti dal coltello facile. I giornali inglesi misero sotto accusa l'intera marina mercantile italiana, all'epoca in concorrenza con quella britannica. 
Tra le navi che corsero in aiuto del Sirio ci furono il Joven Miguel e il Vicenza Llicano. Il comandante del Joven Miguel fece accostare la sua nave alla Sirio ed imbarcò circa 300 naufraghi. Il salvataggio dei passeggeri da parte della Joven Miguel non fu esente da scene di panico. La nave non aveva carico a bordo per cui la presenza di tante persone minava la stabilità con il rischio di rovesciamento. Dato che i naufraghi non volevano scendere in coperta, l'equipaggio fu costretto a minacciarli con una pistola. Le vittime furono stimate inizialmente in 293 persone. Il computo totale giunse ad oltre 500.


Furono immediatamente aperte diverse inchieste sull'incidente. Le indagini appurarono che il capitano, Giuseppe Piccone, diresse con buon senso e giudizio le operazioni di salvataggio e fu l'ultimo a salvarsi. Le conclusioni delle indagini furono in netto contrasto con le prime informazioni che narravano di un equipaggio in preda al panico ed un comandante non in grado di dirigere le operazioni di salvataggio. Se il comandante fu scagionato per le operazioni seguenti il naufragio, fu ritenuto l'unico colpevole dell'incidente. La commissione d'inchiesta scartò l'avaria ed il cedimento strutturale, imputando ad un errore umano la disgrazia. Il comandante Piccone tentò di giustificarsi accusando le correnti marine e l'influsso delle miniere di ferro presenti sul quel tratto di costa spagnola che avrebbero, secondo la ricostruzione ritenuta poco credibile dalla commissione d'inchiesta, alterato il funzionamento della bussola. 
Piccone morì nella primavera del 1907 senza aver potuto chiarire la propria posizione e senza aver risposto alla domanda principale: perché navigava così vicino alla costa quando poteva tenersi al largo? 
Probabilmente esisteva un traffico di emigranti clandestini per cui la disgrazia fu causata dalla volontà del comandante, e dell'equipaggio, di effettuare soste non ufficiali per imbarcare illegalmente passeggeri senza documenti. Il Sirio aveva già effettuato una tappa sulla costa spagnola, ed altre avrebbe dovuto farne prima di attraversare l'oceano Atlantico. 
Agli inizi del Novecento gli emigranti erano merce preziosa, ma le loro vite valevano poco o nulla. Ai parenti delle vittime fu risarcito il costo del biglietto. 
A Capo Palos è stato dedicato un museo al naufragio del Sirio. Nel museo sono esposti anche i volantini che davano la possibilità di caricare i clandestini in scali non ufficiali. 
I resti del Sirio giacciono a gran profondità: la poppa si trova a circa 40 metri mentre la prua ad oltre 70. 
Dal 1995 la zona del naufragio è considerata una Riserva Marina per cui l'attività subacquea è delegata al Consiglio dell'Ambiente del Governo Regionale della Murcia.

Fabio Casalini

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.com/

Bibliografia

Gianpaolo Fissore, Un inchino di troppo, Focus Storia 2016

Gian Antonio Stella, Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore, Rizzoli 2004

Gian Antonio Stella, Sirio. Il Titanic degli italiani in cerca di fortuna nelle Americhe. Corriere della Sera del 7 agosto 2006

Blamed for Sirio disaster. Spanish official inquiry inculpates the captain and crew. New York Times del 9 agosto 1906

FABIO CASALINI – fondatore del Blog I Viaggiatori Ignoranti
Nato nel 1971 a Verbania, dove l’aria del Lago Maggiore si mescola con l’impetuoso vento che, rapido, scende dalle Alpi Lepontine. Ha trascorso gli ultimi venti anni con una sola domanda nella mente: da dove veniamo? Spenderà i prossimi a cercare una risposta che sa di non trovare, ma che, n’è certo, lo porterà un po’ più vicino alla verità... sempre che n’esista una. Scava, indaga e scrive per avvicinare quante più persone possibili a quel lembo di terra compreso tra il Passo del Sempione e la vetta del Limidario. È il fondatore del seguitissimo blog I Viaggiatori Ignoranti, innovativo progetto di conoscenza di ritorno della cultura locale. A Novembre del 2015 ha pubblicato il suo primo libro, in collaborazione con Francesco Teruggi, dal titolo Mai Vivi, Mai Morti, per la casa editrice Giuliano Ladolfi. Da marzo del 2015 collabora con il settimanale Eco Risveglio, per il quale propone storie, racconti e resoconti della sua terra d’origine. Ha pubblicato, nel febbraio del 2015, un articolo per la rivista Italia Misteriosa che riguardava le pitture rupestri della Balma dei Cervi in Valle Antigorio.

inchiesta "Soros Papers"

è così che la Open Society controlla un terzo del Parlamento europeo

INCHIESTA SOROS PAPERS: è così che la Open Society controlla un terzo del Parlamento europeo

di Francesco Galofaro – Politecnico di Milano

Pubblichiamo su gentile concessione di Marx21



Con questo articolo Marx XXI si accinge a pubblicare una serie di approfondimenti sui Soros Papers. Si tratta di documenti riservati della Open Society Foundation che fa capo al discusso finanziere naturalizzato statunitense George Soros, pubblicati dal sito DC Leaks. La nostra inchiesta parte dal Parlamento europeo e dal modo in cui la Fondazione esercita attività di tipo lobbistico su un terzo dei deputati eletti nel 2014. Nei prossimi numeri ci occuperemo più nello specifico della campagna elettorale del 2014 e del modo in cui la Fondazione ha tentato di influenzarla. Infine, approfondiremo le finalità della Fondazione Open Society, per chiederci se il suo modo di procedere non costituisca una minaccia per la democrazia.


La fonte

DC Leaks è un sito noto per aver divulgato, in passato, le mail dei partecipanti al congresso democratico del 2016 [1], rivelando come il gruppo dirigente avesse sabotato la campagna elettorale di Bernie Sanders. Nell'agosto del 2016 DC Leaks ha pubblicato 2600 file relativi alle attività e alle strategie della fondazione Open Society. Secondo le accuse delle agenzie di sicurezza USA, dietro la pagina si celerebbe il gruppo russo Fancy Bear, specializzato nello spionaggio cibernetico. Non è certo il modo in cui i documenti sono stati ottenuti. Per ammissione di Laura Silber, portavoce della fondazione, i dati provengono da una intranetutilizzata dai membri del consiglio di amministrazione, dallo staff e dai partner della fondazione [2], il che fa pensare a una gola profonda (whistleblower) interna all'organizzazione, mossa da motivazioni ideali, oppure alla tecnica dello spear phishing, con mail ad personam che sfruttano dati sul destinatario allo scopo di convincerlo a collaborare.

I temi trattati

Qualunque sia l'origine dei dati, essi sono dunque autentici. Divisi per continenti, comprendono materiale su l'offerta di aiuto di Soros alla Clinton per gestire la crisi albanese del 2011; sulla politica della fondazione riguardo a Israele; gli sforzi per suscitare critiche verso coloro che propongono una linea dura contro il radicalismo islamico [3]. Nel momento in cui scrivo queste righe il sito DC Leaks non è più online [4]. In ogni caso è ancora possibile ritrovare alcuni tra i documenti relativi alla Open Society, se si sa come cercarli. Nelle note rinvio agli indirizzi dove li ho reperiti e ne metterò una copia a disposizione della redazione di Marx XXI.

I 14 eurodeputati italiani coinvolti

Nei giorni scorsi si è sparsa la notizia su quotidiani cartacei e on-line: stando a un documento riservato della Open Society Foundation, il miliardario George Soros può contare su 226 deputati del Parlamento europeo. E poiché il totale dei deputati è 751, si tratta evidentemente di un gruppo politico di una certa importanza. Tra gli “affidabili” 14 sono italiani: 13 appartenenti al PD (Benifei, Cofferati, Cozzolino, Del Monte, Gentile, Gualtieri, Kyenge, Morgano, Mosca, Panzeri, Pittella, Schlein, Viotti) e 1 all'Altra Europa per Tsipras (Barbara Spinelli). Gli articoli giornalistici non approfondiscono ulteriormente la questione; a una lettura attenta, è chiaro che copiano l'uno dall'altro e raramente rimandano alla fonte, la quale peraltro non è più disponibile. Per questo motivo si è reso necessario ricercare i documenti originali e verificare quanto c'è di vero in questa storia.

La guida del lobbista

Il documento cui facciamo riferimento consta di ben 177 pagine [5]. La prima parte è un'utile e dettagliata introduzione all'articolazione del Parlamento, dei gruppi politici che lo compongono, delle commissioni e dei temi di cui si occupano i singoli parlamentari. La seconda parte scheda i componenti affidabili, nome per nome.

Come funziona

Poniamo il caso che Simon De Augiana, giovane lobbista rampante, sia incaricato da Soros di perorare la causa del libero movimento di capitali tra gli stati. Il ragazzo è nuovo a Bruxelles e disorientato di fronte alle centinaia di deputati sconosciuti provenienti dai Paesi più disparati. Per sua fortuna, la fondazione Open Society lo ha fornito della guida. A p. ix apprenderà che il Comitato per gli affari economici e monetari (ECON) possiede le competenze che cerca (politiche economiche e monetarie, libera circolazione dei capitali, sistema monetario e finanziario internazionale, tasse, servizi finanziari, attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti). Segue un elenco di 39 parlamentari affidabili, divisi per ruolo: presidente, vicepresidente, coordinatori, membri, sostituti. Poiché il nostro giovane punta in alto, consulta immediatamente la scheda del presidente, ovvero Roberto Gualtieri, italiano, appartenente al gruppo parlamentare S&D (Socialisti e Democratici). A p. 64 scoprirà che Gualtieri è nel Parlamento dal 2009, è uno storico e un professore universitario coinvolto da vicino nel recente rinnovamento del suo partito, che ha portato a un importante guadagno di popolarità. I suoi interessi vanno agli affari costituzionali, all'integrazione europea, agli affari monetari ed economici, al meccanismo di stabilità, agli affari esteri ecc. Il giovane potrà inoltre leggere una sezione di “note caratteristiche” che specificano come Gualtieri sia una delle voci più autorevoli del gruppo S&D, eletto in una delle posizioni più strategiche del Parlamento Europeo. Seguono ovviamente i suoi contatti, telefono, mail, posta, twitter. A questo punto il nostro lobbista avrà capito che Gualtieri è proprio l'uomo che fa per lui. Tuttavia, per scrupolo, consulta la scheda di un altro italiano nella lista, ovvero Andrea Cozzolino. Così viene a sapere che ha un diploma di scuola secondaria, è coinvolto in organizzazioni giovanili comuniste dal 1970, con responsabilità dal 1983. E' stato consigliere regionale dal 2000, mentre dal 2005 è stato assessore regionale per l'agricoltura e l'industria. E' deputato europeo dal 2009. I suoi interessi vanno all'utilizzo strutturale di fondi, la salute, la geopolitica del mediterraneo, il conflitto israelo-palestinese. Decisamente, si direbbe un profilo meno rilevante per gli scopi del nostro giovane lobbista, e poi nell'ECON Cozzolino non è che un sostituto. Pertanto, il nostro Simon decide di risparmiare le energie e concentrarsi su Gualtieri, e di ricorrere a Cozzolino, connazionale e compagno di gruppo politico, solo nel caso la via diretta fosse per qualche motivo sbarrata.

Cosa vuol dire “affidabile”?

Che cosa significa il fatto di trovare il nome di un deputato in questa guida? Gualtieri, Cozzolino e Spinelli sono sul libro paga di Soros? La risposta è no. L'introduzione spiega ai lobbisti come comportarsi nei confronti delle persone schedate. Si tratta di alleati provati o probabili. Come specifica il documento, oltre a discutere temi individuali, la Open Society mira a costruire relazioni durature e di fiducia con i parlamentari. I loro profili individuali sono stati realizzati utilizzando sia informazioni pubbliche sia “ricerche originali” - il documento non specifica come vengano realizzate queste ultime. Quindi: Gualtieri, o la Kyenge, sono affidabili, non corrotti. In passato potrebbero aver avuto contatti con la Open Foundation. Ad esempio, un'organizzazione con cui sono in contatto potrebbe aver ricevuto dei finanziamenti, secondo un meccanismo che approfondiremo nelle prossime puntate della nostra inchiesta. E' possibile che la loro campagna elettorale sia stata finanziata da Soros, del tutto legittimamente.

Come che sia, ad avere relazioni con Soros gli eurodeputati guadagnano l'appoggio di una fondazione che, come vedremo prossimamente, è in grado di effettuare campagne di portata europea ed è dotata di una capacità di spesa pressoché inimmaginabile. Dunque, il problema non si pone in termini di illegalità, quanto piuttosto di opportunità politica. Se devi il tuo seggio a un cospicuo finanziamento o se speri in un appoggio futuro per la tua rielezione, è difficile dimenticartene quando ti viene chiesto di giudicare una proposta che riguarda gli interessi del finanziatore.

Prossimamente

La geografia politica degli eurodeputati amici di Soros. Martin Schulz. Gli strani amori tra Soros e il GUE. Le funzioni dei deputati. I rischi legati alle attività lobbistiche.

[1] https://en.wikipedia.org/wiki/2016_Democratic_National_Committee_email_leak
[2] http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/216382
[3] http://thehill.com/policy/national-security/291486-thousands-of-soros-docs-released-by-alleged-russia-backed-hackers
[4] http://soros.dcleaks.com/
[5] Ad esempio qui: https://legacy.gscdn.nl/archives/images/soroskooptbrussel.pdf

SOROS PAPERS I:
Come la Open Society Foundation controlla un terzo del parlamento europeo
di Francesco Galofaro – Politecnico di Milano




Con questo articolo Marx XXI si accinge a pubblicare una serie di approfondimenti sui Soros Papers.
Si tratta di documenti riservati della Open Society Foundationche fa capo al discusso finanziere naturalizzato statunitense George Soros, pubblicati dal sito DC Leaks.La nostra inchiesta parte dal Parlamento europeo e dal modo in cui la Fondazione esercita attività di tipo lobbistico su un terzo dei deputati eletti nel 2014. Nei prossimi numeri ci occuperemo più nello specifico della campagna elettorale del 2014 e del modo in cui la Fondazione ha tentato di influenzarla. Infine, approfondiremo le finalità della Fondazione Open Society, per chiederci se il suo modo di procedere non costituisca una minaccia per la democrazia.

La fonte
DC Leaks è un sitonoto per aver divulgato, in passato, le mail dei partecipanti al congresso democratico del 2016[i], rivelando come il gruppo dirigente avesse sabotato la campagna elettorale di Bernie Sanders. Nell'agosto del 2016 DC Leaks ha pubblicato 2600 file relativi alle attività e alle strategie della fondazione Open Society. Secondo le accuse delle agenzie di sicurezza USA, dietro la pagina si celerebbe il gruppo russo Fancy Bear, specializzato nello spionaggio cibernetico. Non è certo il modo in cui i documenti sono stati ottenuti. Per ammissione di Laura Silber, portavoce della fondazione, i dati provengono da unaintranetutilizzata dai membri del consiglio di amministrazione, dallo staff e dai partner della fondazione[ii], il che fa pensare a una gola profonda (whistleblower)interna all'organizzazione, mossa da motivazioni ideali, oppure alla tecnica dello spear phishing, con mail ad personam che sfruttano dati sul destinatario allo scopo di convincerlo a collaborare.

I temi trattati
Qualunque sia l'origine dei dati, essi sono dunque autentici. Divisi per continenti, comprendono materiale su l'offerta di aiuto di Soros alla Clinton per gestire la crisi albanese del 2011; sulla politica della fondazione riguardo a Israele; gli sforzi per suscitare critiche verso coloro che propongono una linea dura contro il radicalismo islamico[iii]. Nel momento in cui scrivo queste righe il sito DC Leaks non è più online[iv]. In ogni caso è ancora possibile ritrovare alcuni tra i documenti relativi alla Open Society, se si sa come cercarli. Nelle note rinvio agli indirizzi dove li ho reperiti e ne metterò una copia a disposizione della redazione di Marx XXI.

I 14 eurodeputati italiani coinvolti
Nei giorni scorsi si è sparsa la notizia su quotidiani cartacei e on-line: stando a un documento riservato della Open Society Foundation, il miliardario George Soros può contare su 226 deputati del Parlamento europeo. E poiché il totale dei deputati è 751, si tratta evidentemente di un gruppo politico di una certa importanza. Tra gli “affidabili” 14 sono italiani: 13 appartenenti al PD (Benifei, Cofferati, Cozzolino, Del Monte, Gentile, Gualtieri, Kyenge, Morgano, Mosca, Panzeri, Pittella, Schlein, Viotti) e 1 all'Altra Europa per Tsipras (Barbara Spinelli). Gli articoli giornalistici non approfondiscono ulteriormente la questione; a una lettura attenta, è chiaro che copiano l'uno dall'altro e raramente rimandano alla fonte, la quale peraltro non è più disponibile. Per questo motivo si è reso necessario ricercare i documenti originali e verificare quanto c'è di vero in questa storia.

La guida del lobbista
Il documento cui facciamo riferimento consta di ben 177 pagine[v]. La prima parte è un'utile e dettagliata introduzione all'articolazione del Parlamento, dei gruppi politici che lo compongono, delle commissioni e dei temi di cui si occupano i singoli parlamentari. La seconda parte scheda i componenti affidabili, nome per nome.

Come funziona
Poniamo il caso che Simon De Augiana, giovane lobbista rampante, sia incaricato da Soros di perorare la causa del libero movimento di capitali tra gli stati. Il ragazzo è nuovo a Bruxelles e disorientato di fronte alle centinaia di deputati sconosciuti provenienti dai Paesi più disparati. Per sua fortuna, la fondazione Open Society lo ha fornito della guida. A p. ixapprenderà che il Comitato per gli affari economici e monetari (ECON) possiede le competenze che cerca (politiche economiche e monetarie, libera circolazione dei capitali, sistema monetario e finanziario internazionale, tasse, servizi finanziari, attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti). Segue un elenco di 39 parlamentari affidabili, divisi per ruolo: presidente, vicepresidente, coordinatori, membri, sostituti. Poiché il nostro giovane punta in alto, consulta immediatamente la scheda del presidente, ovvero Roberto Gualtieri, italiano, appartenente al gruppo parlamentare S&D (Socialisti e Democratici). A p. 64 scoprirà che Gualtieri è nel Parlamento dal 2009, è uno storico e un professore universitario coinvolto da vicino nel recente rinnovamento del suo partito, che ha portato a un importante guadagno di popolarità. I suoi interessi vanno agli affari costituzionali, all'integrazione europea, agli affari monetari ed economici, al meccanismo di stabilità, agli affari esteri ecc. Il giovane potrà inoltre leggere una sezione di “note caratteristiche” che specificano come Gualtieri sia una delle voci più autorevoli del gruppo S&D, eletto in una delle posizioni più strategiche del Parlamento Europeo. Seguono ovviamente i suoi contatti, telefono, mail, posta, twitter. A questo punto il nostro lobbista avrà capito che Gualtieri è proprio l'uomo che fa per lui. Tuttavia, per scrupolo, consulta la scheda di un altro italiano nella lista, ovvero Andrea Cozzolino. Così viene a sapere che ha un diploma di scuola secondaria, è coinvolto in organizzazioni giovanili comuniste dal 1970, con responsabilità dal 1983. E' stato consigliere regionale dal 2000, mentre dal 2005 è stato assessore regionale per l'agricoltura e l'industria. E' deputato europeo dal 2009. I suoi interessi vanno all'utilizzo strutturale di fondi, la salute, la geopolitica del mediterraneo, il conflitto israelo-palestinese. Decisamente, si direbbe un profilo meno rilevante per gli scopi del nostro giovane lobbista, e poi nell'ECON Cozzolino non è che un sostituto. Pertanto, il nostro Simon decide di risparmiare le energie e concentrarsi su Gualtieri, e di ricorrere a Cozzolino, connazionale e compagno di gruppo politico, solo nel caso la via diretta fosse per qualche motivo sbarrata.

Cosa vuol dire “affidabile”?
Che cosa significa il fatto di trovare il nome di un deputato in questa guida? Gualtieri, Cozzolino e Spinelli sono sul libro paga di Soros? La risposta è no. L'introduzione spiega ai lobbisti come comportarsi nei confronti delle persone schedate. Si tratta di alleati provatiprobabili. Come specifica il documento, oltre a discutere temi individuali, la Open Society mira a costruire relazioni durature e di fiducia con i parlamentari. I loro profili individuali sono stati realizzati utilizzando sia informazioni pubbliche sia “ricerche originali” - il documento non specifica come vengano realizzate queste ultime. Quindi: Gualtieri, o la Kyenge, sono affidabili, non corrotti.In passato potrebbero aver avuto contatti con la Open Foundation. Ad esempio, un'organizzazione con cui sono in contatto potrebbe aver ricevuto dei finanziamenti, secondo un meccanismo che approfondiremo nelle prossime puntate della nostra inchiesta. E' possibile che la loro campagna elettorale sia stata finanziata da Soros, del tutto legittimamente.
Come che sia, ad avere relazioni con Soros gli eurodeputati guadagnano l'appoggio di una fondazione che, come vedremo prossimamente, è in grado di effettuare campagne di portata europea ed è dotata di una capacità di spesa pressoché inimmaginabile. Dunque, il problema non si pone in termini di illegalità, quanto piuttosto di opportunità politica. Se devi il tuo seggio a un cospicuo finanziamento o se speri in un appoggio futuro per la tua rielezione, è difficile dimenticartene quando ti viene chiesto di giudicare una proposta che riguarda gli interessi del finanziatore.

Prossimamente
La geografia politica degli eurodeputati amici di Soros. Martin Schulz. Gli strani amori tra Soros e il GUE. Le funzioni dei deputati. I rischi legati alle attività lobbistiche.


[i]https://en.wikipedia.org/wiki/2016_Democratic_National_Committee_email_leak
[ii]http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/216382
[iii]http://thehill.com/policy/national-security/291486-thousands-of-soros-docs-released-by-alleged-russia-backed-hackers
[iv]http://soros.dcleaks.com/
[v]Ad esempio qui: https://legacy.gscdn.nl/archives/images/soroskooptbrussel.pdf

fonte https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-inchiesta_soros_papers__cos_che_la_open_society_controlla_un_terzo_del_parlamento_europeo/82_24938/

fonte: https://alfredodecclesia.blogspot.com/

domenica

impressioni ed espressioni

La legittimità dell’iscrizione alla massoneria, alla luce del diritto costituzionale 

Prof. Paolo Franceschetti – 28 dicembre 2007 - www.paolofranceschetti.blogspot.com 

Premessa

Dopo aver parlato di massoneria da punti di vista diversi, occupiamoci del problema alla luce del diritto costituzionale e quindi affrontiamo la questione in modo prevalentemente giuridico. E’ una cosa che pochi hanno fatto in passato, per due motivi. 
Anzitutto perché la maggior parte dei giuristi non sa neanche cosa sia la massoneria. 
In secondo luogo perché anche quando si conosce il fenomeno, il rischio è di rimanere disorientati nella gran massa di informazioni contraddittorie che arrivano da ogni parte. Il che inquina le acque e fa sì che non si riesca sempre a centrare il problema. 
Prima però, per chi non sa cosa è la massoneria, occorre fissare una serie di punti fermi e concordare su di essi. 
In altre parole, occorre fare il punto su questa istituzione, specificando del problema “massoneria” quelli che sono i punti fermi indiscussi da tutti (cioè storici, politici, giornalisti, giuristi o persone comuni).

Alcuni punti indiscussi. 

Su alcuni punti concordano tutti. 
La massoneria ha fatto la storia. E alla massoneria si devono scoperte scientifiche, innovazioni politiche, e la storia del mondo occidentale degli ultimi tre secoli. Alla Massoneria sono appartenuti alcuni dei più grandi uomini della storia, da Einstein a Walt Disney a Stan Lee (il creatore dei supereroi come L’Uomo Ragno, che sono stati la lettura principale di una gran parte della mia vita). 
Un recente libro si intitola “La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia”. Ma sarebbe più esatto intitolarlo: “La massoneria, il vincolo fraterno che scrive la storia all’insaputa di molti”. 
E’ un prodotto della massoneria la rivoluzione francese. Tanto che viene da lì il motto Libertà, Uguaglianza, Fraternità. 
La massoneria ha fatto l’Unità d’Italia. Massoni erano GaribaldiMazzini, ecc…. Massoni erano molti dei primi padri costituenti italiani. Non è un caso, come dice anche il libro di Ferruccio Pinotti, che l’inno d’Italia inizi con “Fratelli d’Italia”. 
La rivoluzione americana fu fatta da massoni ed è per questo che si è arrivati alla indipendenza dalla Corona inglese. 53 dei 56 padri costituenti americani erano massoni. E la vittoria della massoneria fu celebrata riempiendo di simboli massonici la moneta da un dollaro, che contiene al suo interno la piramide con l’occhio ovverosia l’emblema per eccellenza della massoneria, nonché la scritta “novus ordo seclorum”, ecc…., su cui ora non mi dilungo perché ovunque si possono reperire informazioni su questo, anche per chi non fosse informato. 
Ciò è un fatto positivo. La massoneria, essendo segreta, ha permesso infatti di opporsi al potere dei re, portando le prime istanze di libertà in Europa. Ed è grazie alla segretezza di cui godevano le associazioni come i Rosacroce o gli Illuminati, che si sono potute avere importanti scoperte scientifiche che altrimenti la chiesa nei secoli scorsi avrebbe impedito.
La massoneria portava dunque istanze di libertà e uguaglianza nei confronti delle monarchie, di progresso. Ciò che siamo oggi, in fondo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria. 
La massoneria poi continua a fare la storia. Alcuni dati chiariranno la dimensione del fenomeno. 
L’unione Europea, si dice, è una creazione della massoneria. 
Sono massoni dichiarati non solo i reali inglesi, ma i reali del Belgio e Lussemburgo e molti politici, tra cui il nostro Prodi, o il precedente Berlusconi. 
E tutti i presidenti degli Stati Uniti sono stati massoni. 
La corona inglese, invece, è al tempo stesso al vertice dello stato inglese e al vertice della massoneria nel mondo. 
La corona inglese nomina i dirigenti della Banca d’Inghilterra, la quale ha il 17 per cento della BCE, la Banca centrale Europea. Quindi è forte la presenza massonica anche nella BCE. Anzi, forse sarebbe più corretto dire che la BCE e le banche  centrali europee, Banca D’Italia compresa, sono tutte nelle mani della massoneria (anche qui si può leggere il libro di Pinotti). 
In beve: la massoneria sta ai vertici del mondo e ne scrive la storia, e questo non lo dice un complottista, ma lo dicono loro stessi, i massoni; e poi lo dicono gli storici, i complottisti ecc… Cioè tutti coloro che sono informati su cosa sia questa istituzione. 
Insomma, non è sbagliato concludere che oggi ciò che siamo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria. Se non fosse per questa istituzione avremmo ancora le monarchie.

Alcuni punti discussi. 

Il problema è che la massoneria è un’istituzione segreta, di cui non si conosce il funzionamento. O meglio, è semi segreta, nel senso che la sua esistenza è ufficiale; tanto ufficiale che alcune istituzioni massoniche sono accreditate presso l’ONU; tanto ufficiale che sempre presso l’ONU pare che ci sia una cappella della Golden Dawn, importantissima associazione esoterico-massonica. 
Ma non è ufficiale il suo funzionamento interno, dato che neanche i membri che vi appartengono lo conoscono e i gradi inferiori non sono ammessi alla comprensione dei segreti dei gradi superiori. 
Ora, se la segretezza era un bene ai tempi dello stato assoluto, ci si deve domandare se lo è anche oggi. Ci dobbiamo domandare cioè se è un bene che capi di Stato, magistrati, militari, funzionari e dirigenti della banche centrali, appartengano ad una istituzione di cui è impossibile conoscere il funzionamento interno. 
A mio parere no e vi spiego il perchè. 
Perché se i capi di Stato e i dirigenti della banche centrali, sono massoni, come sono massoni molti politici, vorrà dire che le decisioni vitali per il paese non verranno prese in sede politica, ma in sede massonica, senza che la gente ne sia informata. 
La politica italiana, o statunitense, non viene decisa a livello “politico”, di dialogo tra partiti, ma a livello di dialogo tra istituzioni massoniche, con il risultato che la massa non è a conoscenza di ciò che avviene realmente.
Se infatti per scalare i vertici del potere ed arrivare ad essere nominato Presidente della Repubblica debbo entrare in un’associazione segreta di cui neanche gli stessi associati dei livelli inferiori conoscono il funzionamento, i fini e altri segreti dei livelli superiori, ciò vuol dire che non è dato sapere alle masse in base a cosa e perché vengono prese le decisioni più importanti. 
E si badi bene: saranno nell’ignoranza non solo le masse, la gente comune, ma anche gli stessi massoni di grado inferiore all’ultimo (ufficialmente il 33, ma pare che esista il 51 e chissà quanti altri di cui non ne siamo a conoscenza). 
Questo, a livello italiano, comporta una palese violazione dell’articolo 1 della Costituzione, in cui la sovranità dovrebbe appartenere al popolo. 
La massoneria risponde a questa critica dicendo che le associazioni sono tutelate dalla Costituzione, e non si può impedire ad un cittadino di associarsi liberamente (articolo 2 della Costituzione). Il che è vero, tant’è che anche la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito che è lecito per un magistrato essere iscritto alla massoneria. 
Ma io da giurista continuo ad avere qualche dubbio. Allora prima di esporre il mio pensiero, facciamo alcuni esempi banale, diretti a chi non conosce la massoneria, per leggere alcuni fatti recenti della politica italiana alla luce dei rapporti massonici.

Esempi concreti. 

Ecco alcuni esempi di distorsione della informazioni, ovverosia alcuni esempi dei problemi che si creano quando dietro ad un evento non si capiscono le trame massoniche che stanno dietro. 
Spesso ci si chiede, ad esempio per quale motivo destra e sinistra pare che facciano di fondo le stesse cose e discutano su temi marginali, non risolvendo i problemi principali, come tasse, criminalità organizzata, e altro ancora. Il punto è che alcune decisioni non sono prese a livello politico, ma a livello diverso, ovverosia ai gradi più alti della massoneria. 
Ecco per esempio che quando si fece il primo governo Berlusconi, questo aveva nei suoi progetti una serie di leggi per indebolire la magistratura e riformare alcuni reati chiave dei colletti bianchi; il primo governo Berlusconi però sappiamo che cadde dopo poco più di un anno, ma quelle riforme che erano nel programma della destra vennero attuate dalla sinistra. Il che ovviamente crea sconcerto e malcontento in entrambi gli schieramenti; ovverosia tutti gli iscritti sono sempre scontenti delle decisioni prese dal loro partito. 
Ci si domanda spesso perché AN, partito tradizionalmente a favore della magistratura e delle forse di polizia, abbia lasciato che il governo Berlusconi sfornasse tutte quelle leggi ad personam e abbia indebolito la giustizia. 
E ci si chiede perché, ora che la sinistra è al governo, Bertinotti non intervenga radicalmente, almeno a parole, contro il potere delle banche centrali. La Banca d’Italia infatti è in mano a banche private ed è stata sottratta al controllo statale; se questo è in teoria possibile per un governo di destra, ci si domanda come sia possibile che venga tollerata una cosa del genere da un governo di sinistra, visto che questa conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in una sottrazione di ricchezza ai cittadini; e questa ricchezza va alle banche private (ovverosia la conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in un abuso a danno dei più poveri). 
La spiegazione sta nel fatto che l’indebolimento dell’indipendenza della magistratura era fortemente voluto dalla massoneria (non a caso era nel programma della P2). Mentre le banche centrali sono sotto il controllo della massoneria, con il risultato che anche quei politici di sinistra che sono in buona fede non possono intervenire, se appartengono alla massoneria. 
Facciamo ora un esempio di distorsione delle informazioni. Molti sanno, alcuni legittimamente suppongono, che Santoro e Travaglio appartengono alla massoneria, probabilmente all’area degli illuminati cui appartiene anche Prodi. 
Fin qui – vero o no - nulla di male. In effetti però da quando mi è stato detto ho capito meglio il motivo per cui nelle loro trasmissioni non parlano mai di massoneria. 
Tempo fa Santoro – che era stato cacciato dalla RAI - comparve nella trasmissione di Celentano, e fece quel famoso appello finale, guardando le telecamere, dicendo “libertà, uguaglianza, fratellanza”. Pochi hanno notato che aveva usato il termine “fratellanza” al posto di “fraternità”. Alcuni avranno pensato ad un errore. Chi invece sa che Santoro appartiene alla massoneria, ovviamente sa anche che quello è l’appello ai “fratelli” massoni; e chi appartiene alla massoneria avrà recepito perfettamente il messaggio. 
Ora molti di voi penseranno che Santoro è stato riammesso in Rai perché c’era una sentenza del tribunale. Invece no. E’ stato riammesso perché ha lanciato quell’appello. 
La sostanza delle cose non cambia. Tanto doveva essere riammesso comunque perché c’era una sentenza. Tuttavia l’ottica da cui si guardano le cose cambia molto. I fatti restano gli stessi. E’ l’interpretazione di essi che però cambia. E cambia completamente. Perché il nodo centrale della questione, dal punto di vista giuridico, è che Santoro probabilmente non è rientrato in RAI per rispetto della legge, ma per il rispetto di un vincolo di fratellanza. 
Altro esempio. Santoro ha appoggiato in questi mesi Clementina Forleo e De Magistris. Tuttavia non ha mai parlato della sostanza delle inchieste di De Magistris, che riguardano la massoneria deviata. Né ha spiegato al pubblico che significa massoneria, massoneria regolare, massoneria deviata. Logico che non lo faccia. Non può farlo. Gli è vietato. In Rai non si può parlare di massoneria.
Ora, il problema non è se Santoro o Travaglio siano iscritti alla massoneria. Dal loro punto di vista sono liberi di iscriversi dove gli pare. Il problema è che in RAI non passa nessuna informazione che riguardi direttamente la massoneria. Il che però distorce tutto. 
Le singole persone sono libere di essere iscritte all’associazione che preferiscono. Ma quando un ente pubblico, come la RAI, o le maggiori istituzioni statali, che hanno ai loro vertici dei massoni, filtrano le notizie in modo che il problema massoneria non venga mai sollevato, allora ci si deve porre il problema della legittimità di questa situazione. 
Il fenomeno massoneria, quando non viene adeguatamente pubblicizzato, distorce la percezione che noi abbiamo delle informazioni. Distorce la storia, che alla fine ce la dobbiamo studiare da soli. E distorce anche il diritto all’informazione, che è il presupposto delle democrazia. Il popolo non può governare e scegliere se non è informato. 
Ma se la RAI taglia costantemente tutto ciò che riguarda la massoneria, allora questo si riflette anche sulla nostra libertà di scegliere 
In altre parole. Se esiste un diritto costituzionale di iscriversi alla massoneria, il che è sacrosanto, mi domando se questo diritto costituzionale non confligga con un altro, che è quello della sovranità popolare. 
Ma il paradosso della massoneria è questo: che per cambiare le cose occorrerebbe cambiare alcune leggi (vietare le associazioni segrete di qualsiasi tipo, aumentare l’ efficienza della polizia e dei carabinieri, e fare un po’ di pulizia all’interno del parlamento).
Ma questo è impossibile, perché ai vertici della politica abbiamo persone iscritte alla massoneria e l’informazione è gestita dalla massoneria. 
Insomma, con qualche variante, la storia di oggi ripete la storia di secoli fa. 
Per secoli non si sono potute cambiare le leggi perché queste erano fatte dai re; e i re non avrebbero mai potuto fare leggi contro se stessi. 
Oggi non si possono risolvere  alcuni problemi (tasse, criminalità organizzata, povertà), perché le leggi che servirebbero a questi fini sono decise non dal popolo, ma dalle élite ai vertici della massoneria.

Conclusioni. 

Esiste una storia ufficiale, quella dei libri di storia. E una storia non ufficiale. Questa storia non ufficiale è quella dell’influenza massonica sulla storia del mondo, su cui comunque esiste una mole di materiale immenso, scritta da massoni e da storici non massoni. 
E’ difficile, in prima battuta capire il divario tra la storia ufficiale e non ufficiale, e capire il nocciolo del problema. Inizialmente si è portati a pensare che in fondo la storia non ufficiale sia solo una storia più approfondita, ma che conoscerla non cambia le cose più di tanto. Si scopre qualche trame segreta in più. Si scopre qualche complotto in più. Scavando a fondo, invece, si scopre che il problema è più grosso. 
La storia non ufficiale insegna, in realtà, che non siamo passati dallo stato assoluto allo stato democratico, come credevamo. Siamo passati da uno stato assoluto ad uno stato massonico, in cui ancora una volta governa una elite. Una elite diversa dal passato, più ampia, ma pur sempre un’élite. Non a caso molti degli uomini al potere appartengono al gruppo degli Illuminati. Si sentono probabilmente tali, in contrapposizione a noi, persone comuni e non illuminati. Ed essendo illuminati, hanno il diritto di non farci sapere esattamente quello che succede. 
In tal senso, però, c’è stato certamente un miglioramento rispetto ai secoli precedenti. Sempre meglio essere governati da un élite che da un singolo individuo. 
In un certo senso questo passaggio era fisiologico. Cioè non si poteva pensare di passare da uno stato assoluto ad uno democratico, di colpo, senza traumi. Questo passaggio richiederà ancora qualche decennio, o secolo, quando la maggioranza delle persone capirà cosa significa il termine “Massoneria”. 
Quindi per arrivare ad una reale democrazia, in cui le decisioni siano veramente prese dal popolo, o perlomeno in cui le decisioni vengano prese per favorire “anche” il popolo, c’è ancora molta strada da fare. 
In tal senso, noi che ci occupiamo di questi problemi, osservandoli da questa ottica, venendo spesso presi per complottisti stiamo alla storia di adesso come i primi massoni e i primi carbonari stavano alla storia dei secoli scorsi. 
Discutiamo tra noi, cerchiamo di divulgare certe idee, sapendo che la maggioranza non la condivide e neanche la capisce in genere. Ci troviamo spesso a farci definire fissati e complottisti dai nostri genitori, dai nostri migliori amici, perché abbiamo questa “fissa” della massoneria che domina il mondo. 
Le riunioni segrete di un tempo sono sostituite dalla rete internet. 
I primi massoni si riunivano in segreto per non essere arrestati o uccisi. Oggi noi scriviamo queste cose su Internet, perché sono idee che non troveranno mai spazio da nessuna parte, tranne che qui in rete.
Oggi, i veri massoni, portatori di quelle idee di libertà e uguaglianza che erano in passato l’emblema della massoneria, siamo noi gente comune.

Precisazioni. 

Alcune precisazioni. 
Ho scritto che Santoro e Travaglio sono massoni, appartenenti probabilmente all’area degli Illuminati, come probabilmente lo sono il giudice Caselli e Beppe Grillo e chissà quanti altri che a me non sono noti. Questo non sottintende nessun giudizio negativo. Travaglio ha ispirato alcune cose che ho fatto in passato e nel presente. Mani sporche di Travaglio è uno dei prossimi libri che recensirò, una specie di Bibbia politica degli ultimi anni. E prendo molte delle mie informazioni dai libri di Travaglio, che ha l’unico difetto di non nominare mai il problema della massoneria, ma che è completo per il resto. 
Santoro ha il pregio di informare su cose che spesso molti non dicono, e per questo ha pagato un caro prezzo, segno che poi l’appartenenza ad una massoneria non è ancora una garanzia di impunità assoluta, per fortuna. 
Grillo, compare anche tra i blog di cui ho messo il link nel mio sito; evita anche lui di parlare di massoneria, signoraggio e le banche centrali e questo lo rende molto, troppo vicino agli illuminati. Ma ciò non toglie che dice cose giuste, che condivido spesso, o quasi sempre. 
Tuttavia rimane questo dato di fatto, che tutte queste persone non parlano mai di massoneria e non parlano mai del potere della banche centrali che è il cuore del problema massonico e il cuore del problema dello sfascio delle finanze degli stati europei. Se alcuni osservatori possono attribuirlo al caso, noi sappiamo che non lo è, perlomeno per alcuni di loro. 
Certo, è possibile che le nostre informazioni siano sbagliate. Forse le mie fonti possono essere inquinate. Forse ho sentito male. Forse ho mal interpretato alcuni fatti e alcuni documenti in mio possesso. 
Spero in tal caso che coloro di cui ho fatto il nome in questo articolo non se la prendano se ipotizzo come “possibilità” una loro appartenenza alla massoneria degli illuminati; se succedesse, sono pronto a chiedere scusa, qualora volessero aprire un dibattito su questo argomento e volessero dirci chiaramente il motivo per cui ignorano certi problemi: pensano che la massoneria non esista? O che non sia tanto potente? O semplicemente per una scelta casuale hanno deciso di non affrontare mai, neanche una volta, il problema? 
Sappiamo che non riceveremo mai risposta. Eppure, come dice un sito che mi piace e che voglio citare: voi ci deviate dalla considerazione delle giustizia per piegarci al vostro utile, e allora anche noi dobbiamo spiegavi il nostro utile, se per avventura c’è un punto di convergenza.
Bibliografia. 
Per studiare la massoneria è sufficiente leggersi Ferruccio Pinotti, Fratelli D’italia, BUR. 
Li troverete vasta bibliografia.
Per un’analisi storica veloce: La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia, edizioni Giunti, Atlanti del sapere.
Per il resto, in qualunque libreria entrando esistono decine se non centinaia di libri sull’argomento, molti di più di quanti ce ne sono, per fare un esempio, di una materia come la filosofia. Ma molti dicono che la massoneria non esiste. Come la mafia

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La massoneria è una Harley Davidson che non potevi permetterti

Prof. Paolo Franceschetti – 28 dicembre 2007

La massoneria è una ragazza sconosciuta di nome Solange che viene dal Nicaragua perché le hanno ucciso il padre, rubato tutto, e l’hanno costretta a scappare dall’Italia le famiglie più potenti d’Italia perché lottava affinché si sapesse la verità.
La massoneria sono i miei amici che non vogliono vedere nessun documento, non vogliono ascoltare oltre cinque minuti perché devono uscire a cena fuori, devono parlare di cinema, devono parlare di problemi sentimentali; ma dopo cinque minuti di ascolto dicono che Solange è pazza perché non è credibile quello che racconta. 
La massoneria è la tua ragazza che non crede alla storia di Solange. Poi un giorno la seguono tutto il giorno, allora ti dice che ci crede, ma non viene più a dormire a casa tua. 
La massoneria è la tua amica Milena che dice che non crede alla storia di Solange. Poi anche lei un giorno vede che è seguita e allora ti dice che ti crede e ti telefona tre volte al giorno perché è in ansia per te. 
La massoneria è fidanzarsi con un’altra ragazza, che dice che sei una bella persona, simpatica, intelligente ed altruista ma “peccato che hai questa fissa della massoneria e talvolta sei un po’ visionario”. 
La massoneria è tuo padre che ti dice che sei fissato con la massoneria. 
La massoneria sono i tuoi amici che ti dicono chi te lo fa fare. 
La massoneria sono i tuoi familiari che ti dicono bravo e che ti aiutano nelle cose che devi fare  e che pregano per te tutti i giorni. 
La massoneria è il tuo migliore amico che non ti crede e ti dice che un po’ di sano scetticismo non guasta, perché io sono troppo coinvolto; e allora tu gli domandi se ti ha mai ritenuto paranoico; e allora lui ti risponde che sei la persona che stima di più al mondo, ma sei anche tanto ingenuo da credere sempre a tutti. 
La massoneria è consegnare tutti i documenti a una procura e quella se li perde. 
La massoneria è consegnare tutti i documenti ad un'altra procura e pure quella li perde. 
La massoneria è consegnare tutti i documenti a 5 procure e tutte e cinque se li perdono. 
La massoneria è consegnare tutti i documenti alla Digos e quelli non li trasmettono alla procura. 
La massoneria è la Digos che mette un servizio di protezione a Solange quando riceve minacce dalla Brigate rosse e tutti sono gentili con lei. Poi quando scoprono che ha qualche problema con la massoneria deviata non la salutano più e il servizio di protezione non lo si vede più e tu neanche vai a domandare il perché. Tanto la risposta la sai.
La massoneria è entrare in casa e ricevere tutta la notte telefonate mute. 
La massoneria è trovare 47 telefonate sul telefono dei tuoi genitori da un numero inesistente (che chiama anche i miei colleghi e me) e scoprire dopo mesi che 47 significa morto che parla. 
La massoneria è un proiettile sulla tua auto che potresti esserti messo da solo per farti pubblicità e stare al centro dell’attenzione. 
La massoneria è uno sconosciuto che quando esci di casa ti dice “buongiorno avvocato, sa che potrebbe anche morire ad occuparsi di queste cose?” ma i tuoi amici dicono che forse era solo un consiglio o forse ho capito male. 
La massoneria è lo sconosciuto che si ripresenta il giorno dopo, ti dice la stessa cosa, ma i tuoi amici dicono la stessa cosa del giorno prima. 
La massoneria è lo sterzo che ti salta all’improvviso per la strada e tutti dicono che è un caso. 
La massoneria sono tre incidenti con la moto in una settimana ma tutti dicono che è un caso. 
La massoneria sono tutti i testimoni di processi importanti (Ustica, Moby Prince, caso Forleo) che hanno un incidente dello stesso tipo, ma tutti dicono che è un caso. 
La massoneria è trovare Solange svenuta nella camera da letto, andare all’ospedale, scoprire che è stata addormentata con delle droghe, poi l’indomani essere interrogati dalla Digos che dice che forse la droga l’ha assunta da sola. 
La massoneria è ricevere una telefonata da una persona che conosco, che mi ripete 9 volte “uccideranno Solange”, denunciare il fatto alla procura, e la procura archivia senza neanche ascoltare la mia testimonianza, scrivendo che Solange è “suggestionabile”.
La massoneria sono 1000 bambini all’anno che scompaiono ogni anno in Italia senza che si sappia nulla. 
La massoneria sono 100.000 bambini che scompaiono in tutto il mondo, ufficialmente, senza che si sappia più nulla. 
La massoneria sono centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo, da paesi del terzo mondo, che scompaiono senza che si sappia nulla e senza che siano neanche stati denunciati. 
La massoneria è il traffico di organi di bambini, e i video dei bambini uccisi che vengono venduti a centinaia di migliaia di euro a copia perché vedere un bambino stuprato che muore veramente ha un valore maggiore di un video in cui tutto ciò sia solo finzione. 
La massoneria è il panettone a Natale e la tombola e mentre giochi a tombola stanno uccidendo dei bambini e li stanno riprendendo con delle telecamere; ma mentre giochi a tombola non ci si può occupare di queste cose. 
La massoneria è il traffico internazionale di droga e di armi. 
La massoneria è la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra che si infilano nelle nostre città del nord, nelle nazioni europee.
La massoneria sono le centinaia di miliardi di euro che ogni anno l’Unione Europea destina ai paesi poveri, ma quei paesi sono sempre più poveri e chi vota queste leggi diventa sempre più ricco. 
La massoneria sono le banche che diventano sempre più ricche e la gente sempre più povera. 
La massoneria sono le nostre tasse che aumentano sempre di più, e i circuiti internazionali di armi, droga e bambini che diventano sempre più ricchi. 
La massoneria è la grande distribuzione che si espande sempre più e uccide i piccoli commercianti. 
La massoneria è pensare che il mondo è bello. In fondo i 1000 bambini che scompaiono in Italia non sono i figli nostri. 
La massoneria è un paradosso perché io ho sempre odiato i misteri e i segreti, non ho mai capito i doppi sensi ma mi ritrovo a confrontarmi con una cosa che parla solo per simboli, per doppi sensi e che fa delle segretezza il suo emblema.
La massoneria è mandare dei documenti a De Magistris per posta, ma la posta ti torna indietro con indirizzo sconosciuto. Eppure l’indirizzo della procura è quello giusto. 
La massoneria è cercare di contattare il giudice Cordova ma non ci riesci perché nessuno te lo passa, nessuno in procura ti dice quando riceve, nessuno ti fissa un appuntamento. 
La massoneria è finalmente trovare un giudice che ti ascolta. Un giudice famoso che si è occupato di queste vicende e pensare “finalmente parlo con qualcuno che mi ascolta”. Infatti quello ti ascolta, ma poi ti invia una lettera firmata con inchiostro verde, in cui il tuo nome è scritto in verde, che dice “gentile avvocato, non ravviso reati di competenza di questa procura”. E tu ti domandi “ma i PM non hanno l’obbligo di mandare gli atti alla procura competente?”. Poi pensi che forse non conosci bene la procedura penale. In fondo sei un civilista. E ti dimentichi la cosa. 
La massoneria è un giorno incontrare una persona dei servizi segreti che ti dice che la Rosa rossa firma le sue condanne a morte mandando lettere firmate con inchiostro verde. Allora capisci cosa intendeva il procuratore dicendo che “non era competente”. Allora capisci anche perché la lettera è datata il giorno dell’onomastico di Solange. E perché anche il Cordialmente finale è scritto in  verde e con un punto esclamativo poco istituzionale.
La massoneria è il velo che impedisce nelle vicende di Ustica, del Moby Prince, e in tutte le altre vicende italiane, di arrivare alla verità. 
La massoneria è Sandro D’Elia che va in galera per aver ucciso un poliziotto in una rapina, e oggi è sottosegretario al senato. 
La massoneria sono gli avvocati dei mafiosi (Mormino, Schifani, Pecorella, Previti, e tanti altri) messi a presiedere la commissione giustizia del senato e della camera, a legiferare sulla mafia, insediati alla commissione stragi e nelle commissioni antimafia. 
La massoneria è Pannella, che tu hai votato diverse volte, che un giorno candida nelle sue liste Licio Gelli per dargli l’immunità parlamentare. Allora ti quadra anche il motivo per cui la Bonino sta sempre in prima fila con alcuni personaggio torinesi illustri ma poco raccomandabili. 
La massoneria è il figlio di Gelli, Raffaello, che lavora con i bambini nelle organizzazioni internazionali. 
La massoneria è Rita Cauli, moglie del capo dell’UCC Gugliemo Guglielmi, condannato a trenta anni per l’omicidio Torregiani, che appena esce di galera va a lavorare per l’ONU con i bambini nelle organizzazioni internazionali. 
La massoneria sono i brigatisti rossi che viaggiano per il mondo con passaporti Onu e hanno l’immunità diplomatica. E’ Raffello Gelli console onorario in Nicaragua con tanto di immunità diplomatica. 
La massoneria è un mostro che sta a Firenze, ma sta anche in tutte le altre città del mondo. 
La massoneria è quella cosa che non esiste se non nella mente dei complottisti. 
La massoneria è Santoro, Travaglio, Grillo, Caselli che parlano sempre di mafia, ma non nominano mai la massoneria e dire a te stesso che qualcosa non quadra. 
La massoneria è votare a sinistra poi vedere il tuo articolo sulla massoneria pubblicato su forzanuova.org e dire a te stesso che qualcosa non quadra. 
La massoneria è aprire un blog in cui metti in rete solo alcune cose (non tutte quelle che sai, solo quelle che risultano da atti ufficiali) pensando di fare una cosa innocua; e invece si scatena un inferno: ti contattano una marea di persone; associazioni, singole persone, investigatori, procure, servizi segreti e dire a te stesso che qualcosa non quadra. 
La massoneria è capire tutto d’un tratto che finora avevi semplicemente contattato le persone sbagliate ed eri andato sempre a ficcarti nella tana del lupo. E allora tutto quadra. 
La massoneria è dire a se stessi che il tuo migliore amico aveva ragione; nonostante tutto non ho smesso mai di credere in qualcuno e aveva ragione; ho creduto alle persone sbagliate, ma la persona sbagliata non era Solange.
La massoneria è capire cosa c’è che non va, in ciò che pensavi che non andasse. 
La massoneria è capire perché AN è sempre stata a favore della magistratura e delle forze di polizia e poi ha votato insieme a Berlusconi le leggi che di fatto indebolivano la magistratura. Ed è capire perché le sinistra che dovrebbe essere a favore dei poveri non fa nulla per arginare lo strapotere della banche e il sacco dei soldi pubblici della Comunità Europea. 
La massoneria è capire che hanno ragione i giudici quando condannano Berlusconi; ma ha ragione anche Berlusconi, quando dice che contro di lui c’è un complotto. La massoneria però è capire che il complotto non è della sinistra intera ma solo di una parte di essa.. E ha ragione pure Riina, quando dice che sono stati i comunisti a volerlo fregare.
La massoneria è capire che Riina dice sempre bugie, non dice quasi nulla, ma a saper leggere tra le righe, in fondo la verità te la dice; in fondo quando te lo trovi davanti sai con chi hai a che fare. 
La massoneria è capire che Travaglio, Santoro, Caselli, dicono sempre la verità, dicono tante cose, ma a saper leggere tra le righe la verità non te la raccontano mica. 
La massoneria è svegliarsi la mattina e sperare di aver avuto un incubo. 
La massoneria è svegliarsi al mattino e ringraziare il destino che ti ha regalato un’altra giornata. 
La massoneria è una gita in moto e dall’alto di una montagna guardare l’immensità e pensare alle parole di Falcone, e dirsi che in fondo la massoneria è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani finirà; e tutto il resto non conta, di fronte all’universo di cui siamo parte.
La massoneria però è anche scoprire che c’è gente che lavora a Natale per combatterla. Scoprire che puoi telefonare a questa persona il 25 dicembre e ti risponde la segretaria; allora tu dici “ma come Elisa, lavori pure a Natale? E lei dice “si avvocato, glielo avevo detto che lavoro tutti i giorni. Non dicevo così per dire”. 
La massoneria è acquistare un’Harley Davidson che non ti potevi permettere, dopo che hai ricevuto una condanna a morte per è la cosa che desideri di più al mondo. Inoltre, le Harley non subiscono svalutazione, quindi se i tuoi eredi la dovessero rivendere ricaverebbero più o meno la stessa somma pagata per l’acquisto, e non avrebbero il problema di pagare le rate. 
La massoneria, in fondo, è solo una scusa per comprarsi la moto nuova e realizzare un sogno.

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