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ricomincio da tre



 è un film diretto dal regista Massimo Troisi. È il primo film dietro la macchina da presa dell'attore napoletano. Uscito nel 1981, ebbe un grande successo di pubblico e critica, tanto da valergli incassi record e la vittoria di due David di Donatello, quello per il miglior film e per il miglior attore.

Ancora oggi, il film detiene il record di maggiore permanenza nelle sale cinematografiche italiane, con più di 600 giorni di programmazione.

Incassò circa 15 miliardi di lire.

« Troisi: Chell ch’è stato è stato... basta, ricomincio da tre...
Arena: Da zero!...
Troisi: Eh?...
Arena: Da zero: ricomincio da zero.
Troisi: Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre! »

(Massimo Troisi a Lello Arena nella scena che ispira il titolo del film)

Napoli, primi anni del dopo-terremoto. Gaetano (Massimo Troisi) è un ragazzo timido che vive con il padre (monco di una mano, che aspetta il miracolo della ricrescita), la madre, il fratello e la sorella. Stanco della vita da provincialotto fatta di famiglia, di banali uscite con gli amici, fra cui l'affezionato amico Lello Sodano (Lello Arena), col quale ha un rapporto spassosamente conflittuale, e di un alienante lavoro in una azienda alimentare, decide di trasferirsi a Firenze da sua zia, la sorella del padre.

Gaetano decide quindi di partire facendo l'autostop. L'automobilista che gli offre un passaggio (Michele Mirabella) si rivela però essere un depresso con tendenze suicide, che ha deciso di farla finita proprio con un incidente d'auto. Gaetano riesce a dissuaderlo dai propositi suicidi e accetta di accompagnarlo a un centro di igiene mentale, a Firenze. Dopo un improbabile quanto esilarante dialogo con un paziente del centro (Marco Messeri), qui Gaetano incontra l'infermiera Marta (Fiorenza Marchegiani), dalla quale rimane colpito.

Finalmente, giunge a casa della zia che deve, tuttavia, abbandonare poco dopo poiché la stessa zia intrattiene un rapporto con un amante che tiene nascosto alla famiglia, e si trasferisce a casa di un predicatore amico della zia, chiamato Frank. Il giorno dopo il cambio di casa, Gaetano reincontra Marta. Tra i due inizia una forte amicizia. Frank, nel frattempo, coinvolge Gaetano nelle sue predicazioni, portandolo a casa della signora Ida, un'anziana donna dal carattere duro e dalla mentalità retriva, madre di Robertino, un attempato ragazzo che a causa dell'oppressione materna è cresciuto con molte timidezze e complessi.

Pochi giorni dopo arriva in visita a Firenze anche Lello, che trova alloggio in una pensione, e Gaetano riesce ad avere un appuntamento con Marta. I due si scoprono innamorati, e Gaetano rimane dapprima a dormire da lei, poi si trasferisce definitivamente a casa sua. Un giorno, mentre tutti gli amici, compreso Lello, sono riuniti a casa di Marta e Gaetano, la ragazza, che sta scrivendo un romanzo con l'aiuto di un'amica, scrive un capitolo incentrato su un tradimento compiuto dalla protagonista del libro, che narra in prima persona, con un adolescente. Lello sospetta che Marta stia scrivendo fatti a lei veramente accaduti, e cerca di avvertire Gaetano che lo zittisce un po' piccato.

Successivamente Marta rivela a Gaetano di essere incinta e di non sapere chi sia il padre, confessando così di averlo davvero tradito con un adolescente, e che quindi il sospetto di Lello si era dimostrato fondato. Gaetano ci resta male, ma cerca un po' goffamente di fare buon viso a cattivo gioco, approfittando del ritorno a San Giorgio per il matrimonio di sua sorella Rosaria (Cloris Brosca) per chiarirsi un po' le idee. Al matrimonio, Gaetano capisce di essere innamorato di Marta e decide quindi di ritornare a Firenze.

La storia si conclude dunque con una memorabile scena che vede i due protagonisti, Gaetano e Marta, discutere sulla decisione del nome da dare al bambino.

Incassi e successo

Fulvio Lucisano, produttore del film, nell'intervista per l'edizione in DVD di "Ricomincio da tre", ricorda che portò il film in prima proiezione assoluta a Messina, quando altrove nessuno era interessato: da quell'entusiasmante debutto iniziò l'enorme successo del film che in seguito divenne campione di incassi al botteghino italiano. Lo stesso Troisi fu acclamato dal pubblico ricevendo molti premi per la regia e per l'interpretazione di Gaetano.

Premi e riconoscimenti

Il film riesce a ottenere numerosi premi tra cui il David di Donatello 1981 per il miglior attore a Massimo Troisi e anche per il miglior film. Inoltre Troisi vince anche il Nastro d'Argento, e il Globo d'Oro.

Con questo film, Troisi guadagna fama e popolarità in Italia, lasciando il teatro e dedicandosi al cinema. Con lui segue anche la figura di Lello Arena, il quale come Troisi abbandona il teatro per dedicarsi al grande schermo. Nel secondo film anche Arena otterrà il David di Donatello per il miglior attore non protagonista.

Fiorenza Marchegiani, otterrà una Targa Mario Gromo.

Cast

Massimo Troisi interpreta Gaetano, napoletano timido nonché protagonista del film.
Lello Arena, interpreta Lello, il miglior amico di Gaetano. Dopo l'interpretazione negli spettacoli del trio La Smorfia, Arena viene scelto da Troisi nella partecipazione del suo primo film, scelta che Troisi eseguirà più volte.
Fiorenza Marchegiani, interpreta Marta, la fidanzata di Gaetano. Troisi la scelse nella pellicola che poi segnò il debutto cinematografico nella carriera dell'attrice.
Marco Messeri interpreta il malato mentale.
Renato Scarpa è Robertino, a cui Troisi cerca di far cambiare vita perché succube della madre.
Laura Nucci interpreta il ruolo della signora Ida, madre di Robertino.

fonte: wikipedia


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