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i gemelli Colloredo, fenomeni da baraccone


Sono definite fenomeni da baraccone le persone che si esibiscono negli spettacoli che furono in voga, principalmente negli Stati Uniti, a partire dal XIX secolo fino alla prima metà del XX secolo. Questi spettacoli a pagamento (in inglese: freak show) consistevano nell'esibizione di persone o animali con aspetto insolito o anomalo, quali ad esempio l'altezza, la presenza di malattie o di rare malformazioni fisiche, al fine di impressionare gli spettatori e attirare visitatori alle fiere. Nei freak show venivano mostrate, ad esempio, coppie di gemelli siamesi, persone molto basse o molto alte, con caratteri sessuali secondari tipici del sesso opposto, affette da malattie particolari o con molti tatuaggi o piercing. Negli spettacoli si esibivano anche performer con capacità e abilità estreme, come i mangiafuoco ed i mangiaspade. Il diverso attira da sempre la curiosità della popolazione. Già nel corso del XVI secolo il cardinale Ippolito de Medici possedeva una collezione d’essere umani di diverse razze. Il cardinale si vantava di disporre d’uomini e donne di oltre venti diverse lingue: tartari, turchi, mori, indiani e varie etnie africane. Il cardinale Ippolito de Medici precursore di quest’ignobile usanza – anche se occorre specificare che, con molta probabilità, altri prima di lui vollero dimostrare la superiorità di una certa etnia rispetto ad un’altra. Il cardinale Ippolito non fu l’unico italiano precursore di quest’orrore umano: il tanto amato Cristoforo Colombo portò con se dei nativi americani, dai suoi viaggi, alla corte del Re di Spagna. Nel XVI secolo iniziarono ad affermarsi anche le mostre dei cosiddetti fenomeni da baraccone; divennero un passatempo popolare in Inghilterra. Le deformità iniziarono ad essere viste come fonti d’interesse e d’intrattenimento per le folle che accorrevano numerose a tali rappresentazioni. Un famoso, e precoce, esempio di tali spettacoli fu l’esibizione dei gemelli Lazzaro e Giovanbattista Colloredo alla corte di Carlo I d’Inghilterra. 


I gemelli Colloredo nacquero a Genova nel 1617. 
Erano gemelli siamesi, in altre parole una coppia di gemelli uniti in una parte del corpo alla nascita. Il termine siamese deriva dal caso più celebre, quello di Chang ed Eng Bunker, gemelli nati nel Siam, l’attuale Thailandia, nel 1811 ed uniti al torace da una striscia di cartilagine. I gemelli Bunker avevano il fegato in comune. I Bunker emigrarono negli Stati Uniti e lavorarono per il circo Barnum. Sposarono due sorelle ed ebbero 21 figli. Vissero sino a 62 anni d’età. 


I gemelli, meglio conosciuti come fratelli, Colloredo erano Lazzaro ed il parassitico Giovanbattista: la parte superiore del corpo di Giovanbattista e la sua gamba sinistra sporgevano dal corpo di Lazzaro (malgrado alcune rappresentazioni giovanili dei Colloredo mostrano la gamba destra sporgere dal corpo di Lazzaro). Giovanbattista non parlava e teneva gli occhi chiusi e la bocca costantemente aperta. Secondo alcune testimonianze dell’epoca, Lazzaro quando non si esibiva teneva coperto, con un mantello, il fratello per evitare attenzioni non necessarie. Secondo l’anatomista danese Thomas Bartholin, noto per essere stato il primo a descrivere completamente il sistema linfatico umano, se qualcuno premeva sul petto di Giovanbattista, il fratello parassitico, egli muoveva le mani, le orecchie e le labbra. 
Per guadagnarsi da vivere, Lazzaro girò l’Europa e visitò Basilea e Copenaghen prima d’imbarcarsi per la Scozia, nel 1642. 


Successivamente si trasferirono a Londra. Il 4 novembre del 1637 Sir Henry Herbert, Master of the Revels della città di Londra, concedette una licenza di pubblico spettacolo della durata di sei mesi “a Lazzaro per mostrare suo fratello Battista”. Lazzaro riscontrò rapidamente un notevole successo e la letteratura di strada non perse l’occasione di immortalarne l’ascesa. Tra le più conosciute quella di Robert Milbourne, del 1637, e quella di Martin Parker, The two inseparable brothers. 
Abbandonata l’Inghilterra, i Colloredo visitarono Danzica e viaggiarono in Germania ed in Italia. Le ultime informazioni risalgono al 1646, per cui la morte è da considerarsi posteriore a questa data.

Fabio Casalini

fonte: I VIAGGIATORI IGNORANTI


FABIO CASALINI – fondatore del Blog I Viaggiatori Ignoranti
Nato nel 1971 a Verbania, dove l’aria del Lago Maggiore si mescola con l’impetuoso vento che, rapido, scende dalle Alpi Lepontine. Ha trascorso gli ultimi venti anni con una sola domanda nella mente: da dove veniamo? Spenderà i prossimi a cercare una risposta che sa di non trovare, ma che, n’è certo, lo porterà un po’ più vicino alla verità... sempre che n’esista una. Scava, indaga e scrive per avvicinare quante più persone possibili a quel lembo di terra compreso tra il Passo del Sempione e la vetta del Limidario. È il fondatore del seguitissimo blog I Viaggiatori Ignoranti, innovativo progetto di conoscenza di ritorno della cultura locale. A Novembre del 2015 ha pubblicato il suo primo libro, in collaborazione con Francesco Teruggi, dal titolo Mai Vivi, Mai Morti, per la casa editrice Giuliano Ladolfi. Da marzo del 2015 collabora con il settimanale Eco Risveglio, per il quale propone storie, racconti e resoconti della sua terra d’origine. Ha pubblicato, nel febbraio del 2015, un articolo per la rivista Italia Misteriosa che riguardava le pitture rupestri della Balma dei Cervi in Valle Antigorio. Nel 2018 pubblica il suo secondo libro, in collaborazione con Rosella Reali, per la casa editrice Albatros dal titolo E' una storia da non raccontare. 

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