Nel 2014, e` emerso un video che raffigurava due bambini piccoli,
Alisa e Gabriel, che spiegavano in dettaglio gli orribili abusi a cui
erano stati esposti alla Hampstead Christ Church Primary School. Scene
di rituali satanici, abusi sessuali, omicidi infantili e cannibalismo
sono stati descritti in vivido dettaglio dai bambini, facendo diventare
il video virale.
Tra i presunti autori c’era il padre biologico dei bambini, Ricky
Dearman, oltre a un certo numero di membri dello staff e genitori di
bambini nella loro scuola elementare di Hampstead, insieme ai servizi
sociali.
Londra. Nonostante la gravità del caso, non è mai stata condotta un’indagine adeguata sulle affermazioni dei minori.
Invece, il caso ha preso una piega inaspettata quando si è stabilito
che Ella Draper, la madre di Alisa e Gabriel che in precedenza avevano
divorziato da Ricky Dearman nel 2007 per violenza domestica è stata
accusata con il suo nuovo partner (aveva già divorziato da Ricky Dearman
per il momento) per aver abusato dei bambini e inventato la storia,
costringendola a fuggire dal paese.
In un’intervista con SGT Report, Ella ha voluto condividere la verità
sulla storia dei suoi figli e la copertura su larga scala del gruppo
satanico di Hampstead.
Oggi, le informazioni relative al caso sono difficili da definire.
Una semplice ricerca su Google ha rivelato che gran parte del contenuto
che circonda il caso è stato rimosso e solo gli articoli dei “big media”
che affermano che Ricky Dearman era innocente compaiono.
Inizieremo la nostra indagine esaminando le prove che sono state
trovate immediatamente dopo che Ella ha denunciato i crimini alla
polizia di Barnet (area di Hampstead).
Gli esami medici dei bambini sono stati ordinati dopo la denuncia del
crimine. Le relazioni mediche sono state successivamente trapelate e
hanno mostrato che l’esaminatore ha trovato prove fisiche (cicatrici) a
sostegno delle affermazioni dei bambini. La settimana seguente i bambini
furono presi in custodia dalla polizia e successivamente ritrattassero
le loro dichiarazioni. In un rapporto di un medico legale, si sottolinea
che uno studio del 2007 sull’abuso sessuale di minori ha scoperto che
le retrazioni si verificano più frequentemente di quanto si pensasse in
precedenza.
Durante il periodo che precede i procedimenti giudiziari per il caso,
non ha mai avuto luogo alcuna indagine sugli autori nominati dai
bambini. Le prove fisiche – comprese le descrizioni dei tatuaggi sui
genitali degli insegnanti della scuola – che avrebbero rapidamente
dimostrato o smentito le affermazioni dei bambini, sono state
semplicemente ignorate. Invece, la direttrice – che, è importante
notare, era tra i sospettati nominati dai bambini – è stata invitata a
collaborare con la polizia.
Perché la polizia avrebbe scelto di collaborare con uno dei
principali autori che è stato nominato dai bambini, invece di indagare
su di lei? Ella ritiene che sia perché faceva parte di un piano per
mettere a tacere i suoi figli e nascondere la storia.
Durante gli stessi procedimenti giudiziari, l’avvocato e il giudice
dell’autorità locale hanno tenuto riunioni private senza Ella, il che
viola il “Codice di condotta”. Né Ella né il suo partner sono stati
indagati o accusati dell’abuso dettagliato nella sentenza di 22 pagine
scritta dal giudice della High Court, la signora Justice Pauffley.
Con accuse così gravi, è inquietante che non sia stata intrapresa
alcuna azione contro la madre che avrebbe drogato e abusato dei suoi
figli. Perché è così? Se accusata di tali crimini, a Ella sarebbe stato
permesso di esaminare in modo incrociato gli autori nominati dai suoi
figli. Il fatto che i funzionari non desiderino che questo caso entri in
tribunale suggerisce che Ella e i suoi figli siano vittime di un
insabbiamento su larga scala per proteggere i pedofili a Londra.
Recentemente, nel 2018, è emerso un nuovo video in cui possiamo
vedere Ricky Dearman, che ha cambiato il nome in Richard Ford ed e`
fuggito a Hollywood a causa di ulteriori indagini sulla pedofilia e sui
suoi crimini satanici. Apparentemente ha riavuto i suoi figli con sé il
che è una vergogna, con tutte le evidenze che questi poveri bambini
hanno dato, il loro padre dovrebbe essere rinchiuso per tutta la vita.
Il fatto che la polizia e i politici non abbiano fatto assolutamente
nulla per indagare ulteriormente su Ricky Dearman e le sue affermazioni
sui bambini dimostra che sono tutti d’accordo.
I politici, la polizia, il sistema educativo, i servizi sociali …
sono stati tutti infiltrati da pedofili d’élite e satanisti che si
coprono reciprocamente.
Dobbiamo pregare per i suoi figli e fare di tutto per diffondere
questa storia, perché quest’Uomo, o dovremmo dire Mostro, deve essere
giudicato e punito!
Quattro
uomini (i cui nomi sono quelli degli attori che li interpretano),
stanchi della vita noiosa e inappagante che conducono, decidono di
suicidarsi chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi e mangiando fino alla morte.
Il primo protagonista presentato è Ugo, proprietario del
ristorante "Le Biscuit à Soupe" e grande chef, deciso a suicidarsi
probabilmente anche a causa delle numerose incomprensioni con la moglie.
Successivamente viene presentato Michel, produttore televisivo e
appassionato di danza classica. Un uomo divorziato che lascia trasparire
una certa insofferenza per la vita che conduce.
Il terzo personaggio presentato è Marcello, pilota dell'Alitalia.
Nella prima scena in cui compare è intento a far scaricare dalle
hostess dell'aereo delle forme di Parmigiano destinate alla villa in cui
dovrà ritrovarsi con gli altri tre.
Il quarto ed ultimo protagonista è Philippe, un importante
magistrato, scapolo, che vive ancora con la sua balia d'infanzia
Nicole, iperprotettiva con lui al punto da cercare di impedirgli di
avere rapporti con altre donne, arrivando a soddisfare lei stessa i suoi
bisogni sessuali.
I quattro si recano insieme in macchina alla villa, di proprietà
di Philippe, nella quale il vecchio guardiano Ettore ha già predisposto
tutto per la grande abbuffata, senza sapere tuttavia che l'intento del
padrone e dei suoi amici sia quello di uccidersi.
Ad aspettare Philippe, inoltre, vi è un esponente dell'ambasciata
cinese, che gli propone un lavoro in Cina. Philippe lo rifiuta
garbatamente con la frase Timeo Danaos atque dona ferentes, ("Temo i Greci anche quando portano doni"), citazione virgiliana.
Una volta rimasti soli, i quattro cominciano la loro abbuffata
(in una scena ad esempio Marcello e Ugo fanno a gara per vedere chi
mangia più velocemente le ostriche), ma vengono interrotti il giorno
dopo dall'arrivo di una scolaresca che vorrebbe visitare il giardino
della villa per vedere il famoso "tiglio di Boileau",
albero sotto il quale il poeta francese era solito sedersi per cercare
l'ispirazione. I quattro accettano volentieri e offrono da mangiare a
tutta la scolaresca, e soprattutto conoscono Andréa, la giovane e
formosa maestra, che viene invitata a cena per quella sera. Prima di lei
avevano invitato tre prostitute, che arrivano poco dopo. Esse però,
dopo una notte e un giorno chiusi in casa a mangiare (il tempo è
scandito in maniera indefinita), se ne vanno, sconcertate dalla loro
morbosità culinaria.
Invece Andrea, intuendo quale sia il loro scopo, decide di aiutarli, rimanendo con loro fino alla morte di tutti e quattro.
Il primo a morire è Marcello, che a causa delle abbuffate accusa
un calo della libido. Esasperato, e comprendendo l'inutilità di quella
farsa, decide di lasciare la villa nottetempo ed in mezzo ad una bufera,
a bordo di una vecchia Bugatti
che era custodita nel garage della villa e che lui aveva rimesso in
moto. Gli amici lo ritrovano il mattino dopo, congelato, al posto di
guida, e, su consiglio di Philippe, lo sistemano nella cella-frigo, ben
visibile dalla cucina.
Dopo Marcello è la volta di Michel che, vittima di forti crisi di meteorismo e flatulenza, e ormai stipato di cibo all'inverosimile (non riesce nemmeno più a sollevare le gambe e ad esercitarsi nella danza), muore in preda ad un attacco diarroico. Gli amici anche in questo caso lo sistemano nella cella-frigo accanto a Marcello.
Poco dopo tocca ad Ugo, che s'ingozza, fino a morirne, di un
piatto a base di tre tipi diversi di fegato (d'oca, di pollo e
d'anatra), a forma di cupola di San Pietro
da lui stesso preparato, e puntualmente rifiutato dai Philippe e
Andrea. Su consiglio di quest'ultima, Ugo resta esposto sul tavolo
della cucina, "il suo regno".
Ultimo ad andarsene è il diabetico Philippe, sulla panchina sotto
il tiglio di Boileau e tra le braccia di Andréa, dopo aver mangiato un
dolce a forma di seno preparato dalla donna, la quale lo lascia lì e
rientra nella villa, il cui giardino è invaso dai cani attratti dalla
carne che i fornitori hanno portato e lasciata appesa sulle piante.
Produzione
Soggetto
«Basta con i sentimenti, voglio fare un film fisiologico!».
— Marco Ferreri a proposito de La grande abbuffata
Il film contiene una feroce critica alla società dei consumi e del
benessere, condannata, secondo l'autore, all'autodistruzione
inevitabile.
I bisogni e gli istinti primordiali, filtrati e normalizzati nel loro
raggiungimento, divengono "noiosi" ed abbisognano di continue unicità
per essere graditi. Ma la ricerca della difficoltà fine a se stessa
comporta l'abbandono dell'utilità e sfocia inevitabilmente nella
depressione e nel senso di inutilità. Come al solito nei film di
Ferreri, l'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato
alla vita per missione biologica.
Riprese
Il film venne girato nel quartiere parigino di Auteuil presso la villa che fu dimora, nell'attuale rue Boileau, del celebre scrittore. Le riprese ebbero luogo nel febbraio 1973. Nel cast recitano in piccoli ruoli sia il padre che la figlia di Michel Piccoli.
Distribuzione
In Italia
il film è stato pesantemente censurato, con il taglio di molte scene.
La versione francese originale dura circa 129 minuti, mentre quella
italiana nelle sale ne durava appena 123.
Con il commercio home video italiano, il film è stato ridotto
notevolmente ad appena 112 minuti. Sia le vhs che i DVD mostrano
quest'ultima versione, dove si evincono anche fin troppo bene i tagli
operati durante il cambio delle sequenze. Tra queste mancano delle scene
fondamentali:
Ugo che ha un rapporto sessuale con Andrea mentre prepara una torta, che lui chiamerà "torta Andrea", copulando proprio con lei in mezzo all'impasto.
Marcello che ha un rapporto sessuale
a letto con Andrea, nel momento antecedente in cui deciderà di
abbandonare la villa: i baci espliciti alla francese sono tagliati.
Ugo e Philippe che adagiano il cadavere di Marcello nella cella frigorifera.
Accoglienza
Critica
Il film venne platealmente fischiato al Festival di Cannes e pesantemente tagliato dalla censura. Da molti fu criticata l'abbondante presenza di scene di sesso e le volgarità scatologiche, come quelle in cui si manifesta il meteorismo
di Michel o quella in cui esplode il WC di uno dei bagni della casa
inondando di feci la stanza. Altri critici invece apprezzarono il taglio
ideologicamente antiborghese. Il clamore e lo scandalo provocarono un
successo di pubblico, inusuale per un film dichiaratamente
intellettuale. Per la sgradevolezza e la forza eversiva delle tematiche trattate, Cahiers du cinéma inserì il film in una sorta di ideale "trilogia della degradazione" insieme a Ultimo tango a Parigi (1972) e a La maman et la putain (1973).
A seconda delle opinioni il film venne definito di volta in
volta: «il film più ideologico di Ferreri» (Adelio Ferrero), «un
monumento all'edonismo» (Luis Buñuel), «specchio delle verità come eccesso» (Maurizio Grande). Pier Paolo Pasolini dedicò all'opera un'ampia recensione apparsa sulla rivista Cinema Nuovo,
nella quale definì cripticamente il film: «corpi colti in una sintesi
di gesti abitudinari e quotidiani che nel momento in cui li
caratterizzano li tolgono per sempre alla nostra comprensione,
fissandoli nella ontologicità allucinatoria dell'esistenza corporea».
Non è un caso che il film a posteriori sia stato accostato proprio a Salò o le 120 giornate di Sodoma dello stesso Pasolini; anche se in forma meno cruenta, nella pellicola di Ferreri si riscontrano influenze dell'opera di Donatien Alphonse François de Sade.
Come in Pasolini, e nel romanzo sadiano prima di lui, i quattro
convitati nella villa parigina incarnano delle figure tipiche
metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti
dell'ideologia borghese: la legge (Phillipe), l'arte e lo spettacolo
(Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura
(Marcello).
Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di
mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo,
assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni
elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare, orinare,
defecare.